1. Stefania


    Data: 21/10/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... fatto chiunque al suo posto, concedendo però a Fabio un piena visione del suo sedere. Indossava un perizoma quel giorno, indumento che metteva in risalto le sue forme.
    
    Dentro di sé le veniva da ridere pensando a cosa stesse passando per la testa di quel ragazzo.
    
    Non sapeva se aveva una sorella o una ragazza, ma non sembrava uno molto avvezzo a vedere il corpo femminile.
    
    Si liberò anche dei collant, sempre dando le spalle ai ragazzi.
    
    Avrebbe potuto osare di più, magari togliendosi il reggiseno?
    
    Ci pensò per qualche secondo, poi decise che non era il caso.
    
    Non conosceva bene quel ragazzo e non voleva che mettesse in giro certe voci. Voci che sarebbero state perfettamente fondate, per altro.
    
    “Francesco, hai visto il deodorante?”, chiese.
    
    I ragazzi si voltarono contemporaneamente.
    
    Il fratello le rispose di cercarlo in bagno, mentre Fabio non sembrava riuscire a togliere lo sguardo dai suoi seni.
    
    Stefania si trattenne dal coprirsi, scontrandosi con il suo istinto che invece le suggeriva il contrario.
    
    Mise le mani sui fianchi, come se stesse riflettendo su cosa fare,
    
    dando così la possibilità a Fabio di effettura un’ulteriore carrellata sul suo corpo.
    
    Cosa stava pensando in quel momento?
    
    Forse gli stava diventando duro?
    
    Stefania fingeva di osservare un punto imprecisato nel suo armadio, ma con la coda dell’occhio vedeva che il ragazzo non aveva smesso di guardarla.
    
    Si sarebbe toccato pensando a lei?
    
    Era possibile.
    
    Questo ...
    ... pensiero la mandò su di giri. Pensare di occupare nelle fantasie di quel ragazzo lo stesso posto che occupava Sasha Grey o Jessica Alba la faceva sentire veramente tosta.
    
    “Fabio, giochiamo?”, disse suo fratello all’amico.
    
    Il ragazzo sembrò risvegliarsi, diede ancora un’ultima occhiata a Stefania, poi si girò verso la consolle.
    
    Stefania andò in bagno a finire di prepararsi.
    
    Stefania chiuse la porta alle sue spalle ed entrò nell’androne della casa di Anna, maledicendo la decisione di aver preso il motorino.
    
    Si era presa l’incombenza di andare a nutrire il gatto dell’amica, la quale si era presa qualche giorno di ferie e aveva lasciato la città, ma non aveva fatto i conti con l’imprevedibilità del tempo.
    
    Così era uscita di casa sotto un cielo coperto ma non piovoso, e, dieci minuti dopo, si era trovata a zigzagare tra le pozzanghere.
    
    Percorse a piedi i tre piani di scale che la dividevano dall’appartamento dell’amica e entrò in casa.
    
    Il gatto doveva aver fatto qualche festa durante l’assenza della padrona, perché le si vedevano tracce della frenetica attività del felino.
    
    C’erano bicchieri rovesciati, brandelli di pagine di giornale, decine di piccoli oggetti sparsi per il pavimento.
    
    Stefania fece un passo dentro la casa, ma si accorse subito di grondare acqua, così, ancora sull’uscio, si sfilò le scarpe da ginnastica e la felpa grigia, ormai di un colore molto simile al nero.
    
    Penetrò quindi nell’appartamento e si diede subito da fare per riportare un ...
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