1. La prima volta di greta...


    Data: 20/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Double-V, Fonte: Annunci69

    Greta è ferma, in piedi nel silenzio della stanza, le mani bloccate dietro la schiena da corde di canapa.
    
    Tenui bagliori rompevano il buio creato dalla benda che avvolgeva i suoi occhi, mentre ripercorreva gli eventi appena accaduti.
    
    Solo un’ora prima era entrata in quella casa sconosciuta; seguendo le indicazioni ricevute via Whatsapp.
    
    Aveva trovato la porta socchiusa, le sembrava deserta.
    
    Si era diretta con decisione verso l’unica stanza aperta.
    
    Sul divano erano disposti tutta una serie di indumenti e un foglio con le istruzioni.
    
    Incurante, si spogliò completamente e ammirò' il suo corpo nudo davanti allo specchio, in fondo non era poi da buttare, nonostante non fosse più una ragazzina, il fisico non era appesantito ma il viso tradiva l età.
    
    Le rughe che le solcavano fronte, occhi , collo lasciavano ormai trapelare l'invecchiamento, i capelli lunghi ormai non vedevano un parrucchiere da tempo, si rese conto d’ esser trasandata non volle più guardarsi.
    
    Rilesse attentamente le istruzioni, seguendole alla lettera.
    
    Indossò il perizoma nero, un bustino dello stesso colore un po' retrò, un paio di decoltè nere.
    
    Si sedette sulla sponda del divano spalle alla porta, occhi chiusi e attese.
    
    Non passò molto tempo prima di sentire la porta di un’altra camera che si apriva, dominò l’istinto e non si voltò, e continuò ad aspettare.
    
    Sentì rumore di passi alle sue spalle, si irrigidì.
    
    Una benda calò sui suoi occhi, rimase immobile mentre con ...
    ... decisione le sue mani venivano portate dietro la schiena e legate, le fu chiesto di alzarsi in piedi.
    
    Lunghi brividi attraversarono il suo corpo solo sentendo il calore delle mani che la sfioravano
    
    Siamo una di fronte all'altra può percepire solo il mio respiro, non una sillaba non può capire se sono uomo o donna.
    
    Appoggio una mano sulla spalla destra la spingo verso il basso, si lascia cadere in ginocchio.
    
    Qualcosa di duro preme sulle sue labbra carnose.
    
    Ubbidiente apre la bocca e lascia che quella cosa scivoli tra le sue labbra, l’istinto la guida.
    
    Lentamente comincia a succhiare ed ad accarezzare con la lingua quel corpo estraneo, non può fare a meno di gustare, ogni volta che la bocca viene riempita.
    
    Dopo un tempo che pareva interminabile, con le mascelle ormai indolenzite , bruscamente senza una parola, la condussi verso il divano.
    
    Le ginocchia sul bordo, il petto appoggiato alla spalliera.
    
    Le strappai con un gesto deciso il perizoma indossato poco prima e dopo qualche secondo comincio' a sentire gocce di cera che colavano sulle sue candide rotondità.
    
    Uno stillicidio che continuo' a lungo, intervallato da gemiti ora più forti ora più lievi.
    
    La mia mano guida il gioco, alterno diversi tipi di cera e di altezze, finché buona parte della pelle assume una colorazione arlecchina.
    
    Le lascio un attimo di respiro, poi un bruciore ancora più intenso scuote il suo corpo.
    
    Una frusta, che sibila nell’aria e disegna strisce rosse sulle natiche
    
    .Uno, ...
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