1. 136 – Paoletta seduce il suo paparino


    Data: 18/10/2020, Categorie: 69, Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Paoletta si stava preparando per andare a scuola, ormai, la fine dell’anno scolastico era vicina. Spiò dalla finestra per vedere come si presentava il nuovo giorno, il sole già faceva capolino e si preannunciava una giornata calda, tirò fuori dall’armadio una minigonna di tela bianca, la buttò sul letto, poi fece qualche prova con le magliette che aveva, ne scelse una di maglina, color pesca, parecchio attillata e ‘scordandosi’ del reggiseno la indossò. Aprì il cassetto delle calze, prese in mano dei collant, quindi li rimise a posto e preferì poi un paio di calze autoreggenti. Sapeva che erano meno comode ma era anche consapevole che quel bordo malizioso si sarebbe intravisto far capolino sotto la gonna corta. Lei amava vedere lo sguardo dei maschietti quando al suo passaggio si giravano a guardarla e oltre al suo fantastico culetto vedevano anche il bordo delle sue calze autoreggenti. Per ultima cosa indossò la gonna e si rimirò allo specchio. Era uno schianto, i capezzoli puntuti spingevano contro l’esile tessuto e le cosce ampiamente scoperte, uscivano invitanti dalla microscopica gonna. Certo che lei era una bellissima ragazza con tutte le curve al suo posto e poi aveva nei suoi scintillanti occhi verdi, un ché di altamente erotico e stuzzicante. Raccolse le scarpe con il tacco da nove e passando ancora una volta davanti al grande specchio dell’ingresso si diede un ultimo ritocco ai capelli ed uscì di casa.
    
    Fu fortunata, l’autobus stava arrivando proprio in quel ...
    ... momento, compatibilmente con i tacchi alti fece una corsetta e vi salì sopra. A Paoletta parve di essere entrata in una scatoletta delle sardine. Lei tentò di farsi strada nella calca fino ad arrivare nelle vicinanze della porta di uscita; si agganciò saldamente al mancorrente, a stretto contatto, davanti a lei, un uomo che poteva avere sui quarantacinque anni, più o meno l’età di suo padre. Paoletta, maliziosamente, approfittando della calca gli si appoggiò con il seno contro le spalle e ad ogni movimento iniziò intenzionalmente a strofinargli i suoi capezzoli induriti contro la schiena.
    
    Cento metri prima della sua fermata, passò davanti a lui e’..
    
    ‘Mi scusi io scendo qui’
    
    Lui la esaminò dalla testa ai piedi, vide il bordo delle autoreggenti fare capolino da sotto la gonna, vide sotto alla maglietta le turgide punte che fino a qualche secondo prima aveva chiaramente percepito contro di se, la fissò lungamente nella verde prateria degli occhi, le sorrise e”..
    
    ‘Prego signorina, buona scuola e complimenti per la sua bellezza’.’
    
    Lei lo osservò attentamente, era proprio un bell’uomo, brizzolato, viso regolare con un filo di barba incolta, una polo della ‘Lacoste’ blue scuro e un paio di jeans azzurri, scoloriti sulle cosce e quasi bianchi nel punto cruciale. Aveva proprio un bel pacco, a lei parve che la forma del cazzo fosse bella grande. Poi si accorse che lui la guardava e arrossendo distolse lo sguardo e lo posò nuovamente sugli occhi del bel maschio.
    
    Non si ...
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