1. Per un po' di gelosia mi feci rompere il culo (parte terza)


    Data: 18/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    La sera ci ritrovammo per strada a giocare a nascondino e, naturalmente, io e lui finimmo spesso nascosti insieme.
    
    La prima volta cominciò a palparmi il culo, e si intrufolò con una mano dentro i pantaloni, e trovato il buco, delicatamente ma decisamente, cominciò a spingere, ed entrò per qualche cm. Mi faceva ancora male ma lo lasciai fare, insistette per qualche minuto poi mi fece inginocchiare e mi cacciò il cazzo in bocca.
    
    La seconda volta il dito me lo infilò tutto dentro, io stringevo i denti e cercavo di resistere al dolore senza fiatare, ed ebbi diversi brividi di piacere quando cominciò a fare avanti ed indietro.
    
    La volta successiva mi fece subito inginocchiare, lo presi in bocca, e lui mi ordinò: "Suchialo."
    
    "Cosa? ...cosa devo fare?"
    
    "Marco fai finta di avere in bocca un ghiacciolo, stringi le labbra intorno al manico e succhia con tutta la forza."
    
    Non capivo il motivo di quella richiesta, ma la misi in pratica succhiando forte ed in modo prolungato, lui si inarcò con la schiena, stringendosi le labbra per non gemere...al secondo risucchio mi inondò la bocca.
    
    La mattinata del giorno dopo la passai nell'attesa di rivedere Gianni. Ero eccitato all'inverosimile, non stavo più nella pelle, guardavo l'ora in continuazione.
    
    Sapevo che da lui c'erano i suoi in casa, e da me mia madre c'era sempre, quindi per forza di cose bisognava aspettare che si liberasse casa sua. Ma avevo addosso un lavoro......Gianni aveva risvegliato parti di me che non ...
    ... conoscevo, ero agitato, dovevo fare qualcosa, non ce la facevo più.
    
    In camera mia mi distesi sul letto, avevo addosso solo dei pantaloncini leggeri ed una maglietta, in automatico infilai una mano dentro i pantaloni e con un dito cominciai a stuzzicarmi il buchino dietro, prima da fuori, poi pian piano lo infilai dentro. Mi dava brividi, e con gli occhi chiusi, pensando al cazzo di Gianni, mi masturbai così: un dito nel culo mentre con la mano libera mi segavo l'uccello. L'orgasmo fu molto intenso, e mi fece contorcere per il piacere.
    
    A casa di Gianni mi presentai con un anticipo di una mezz'oretta, e lui ne fu molto compiaciuto. Era nudo, con addosso i soli slip, e con l'uccello che divenne duro appena entrai in casa, sotto i miei occhi.
    
    "Spogliati anche te, è caldo oggi."
    
    "Gianni lo sai che non..."
    
    Mi interruppe: "Stai tranquillo...non ti forzerò, te l'ho promesso."
    
    Mi svestii in un attimo, a parte gli slip.
    
    "Ieri poi non ti ho fatto vedere le mie macchinine."
    
    "È vero...ci è passato di mente."
    
    "Vieni." Mi portò in camera sua, dove su due mensole appese al muro c'erano i mezzi tutti in fila. Le mensole erano in alto, e Gianni per farmeli vedere meglio mi fece salire con un piede su una sedia e con l'altro su uno sgabello più basso. Messo così avevo le gambe aperte ed ero sollevato da terra una ventina di cm, proprio all'altezza giusta per.... Subito non capii perché mi aveva fatto mettere in quella strana posizione, ma ci arrivai quando sentii che da ...
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