1. Padre di famiglia


    Data: 18/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: DavidGroffud, Fonte: Annunci69

    ... Sono stato stupido.
    
    Invece il giorno dopo, più o meno all'ora di pranzo, Roberto mi manda una foto della pietanza. "Ho seguito la ricetta alla lettera, è buonissimo."
    
    Io farei salti di gioia. "Wow, ne sono felicissimo!"
    
    "Grazie ancora, Claudio. Ora però mi sento in debito."
    
    Io strabuzzo gli occhi. Sono su un terreno scivoloso. Ovviamente lui è solo gentile, perché è un uomo maturo e di classe. Io sono un ragazzo di appena diciannove anni, uno stupido alto e ben messo che sembra più grande solo per via dello sport. Un cretino arrapato e forse un po' troppo sfacciato. C'è un diavolo nella mia testa che mi dice di rischirare. Alla fine, gli do ascoloto. Digito: "Semplice. Fammi assaggiare e mi riterrò soddisfatto."
    
    Lui ci mette un po' a rispondere. Quando lo fa, non riesco a credre ai miei occhi: "Stasera, se vuoi."
    
    Resto a bocca aperta. Mi ha invitato a cena. È uno degli uomini più attraenti che abbia mai conosciuto. Ma è anche sposatissimo. Un padre di famiglia. Dovrei stargli alla larga.
    
    ***
    
    Invece alle 20.00 sono sotto al portone di casa sua. Da bravo imbecille, ho indossato jeans troppo stretti di almeno una taglia per mettere in mostra il culo, una semplice maglietta bianca sotto una giacca di jeans e degli anfibi. E poi il pezzo forte. Sotto i jeans ho i jockstrap. Immagino come sarebbe sentire le sue mani sul culo.
    
    Sento una vampata nel petto mentre lui risponde al citofono e apre il portone.
    
    Salgo sull'ascensore e mi sento stupido. Lui ...
    ... potrebbe avermi invitato a una cena con tutta la sua famiglia. Probabilmente ho immaginato tutto, il suo interesse è solo amichevole e passerò una serata noiosissima in compagnia che sua amoglie, i suoi figli più piccoli (ovviamente il più grande, il calciatore, sarà dalla fidanzatina a scopare) e i cani.
    
    Il solo pensiero mi distrugge l'umore.
    
    L'asacensore si ferma, si apre e io entro. Cazzo. Non ci credo. L'ascensore da direttamente sull'appartamento. Davanti a me c'è un open space modernissimo, tutto legno pregiato e mobili minimali. Immaginavo che Roberto fosse benestante, ma non così tanto.
    
    Mi viene incontro sorridendo. Ha in cellulare in mano, gli copre il microcono. "Benvenuto" mi dice facendomi cenno che sta finendo la conversazione. "Puoi lasciare lì la giacca" dice, e mi indica un,appendi abiti. Si volta, guarda verso il grande soggiorno e ricomincia a parlare.
    
    Io lo seguo con lo sguardo. Indossa una maglia con lo scollo a V che gli mette il petto in risalto. È più aderente di quella dell'altro giorno e mi fa seccare la lingua al pensiero di toccare quel torace. Anche i pantaloni sono un po' più stretti, ma non volgari. Roberto ha un gran culo, oltre che un gran pacco. Mi sento bollire dentro, lui è troppo attraente, si lascia dietro una scia di profumo che mi da alla testa.
    
    E siamo soli. Lo capisco mentre mi addentro nel loft. Il soggiorno si fonde con la cucina e sul tavolo di legno scuro ci sono solo due coperti.
    
    Io e lui.
    
    Roberto finisce di ...
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