1. La sweet a casa e il cornuto al telefono - storie di un bull atipico


    Data: 18/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... appena rientrati a casa l’ho spogliata, con foga trattenuta, e mi sono inginocchiato mettendola al muro: le ho fatto aprire le gambe, e ho iniziato a leccarla lentamente, assaporando tutta la voglia che aveva accumulato tra l’auto e il ristorante.
    
    Aveva un sapore che adoro già, e gemeva al contatto della mia lingua curiosa, che la esplorava ovunque. So leccare, abilmente, modulare il piacere con il movimento della mia lingua, toccare esitando e affondando. La mia barba curata si bagnava di umori e il suo piacere saliva. Ha avuto la prontezza di spirito di fare un video da mandare al nostro gruppo, un video della mia lingua che entra ed esce da lei, che massaggia la clitoride lenta e veloce, che spinge i suoi gemiti e le sue voglie.
    
    Poco dopo mi ha spogliato, massaggiato il corpo, l’uccello, me lo ha fatto crescere con mani abili, e volevo da morire la sua bocca. Ma l’ho lasciata fare, le ho lasciato togliersi il vestito, venire sopra di me. Massaggiarsi la clitoride con la mia cappella ormai gonfia e accompagnarmi dentro di lei. E’ stato splendido entrarle dentro, profondamente, da sotto.
    
    A quel punto si è fermata: - Ora chiamiamo il cornuto.
    
    Mentre le apro le gambe e le dico che sto per fotterla, smetto di ricordare. Ora è il momento. Lei mi avvolge tra le gambe, che accarezzo deciso, mentre spingo il glande nella sua figa bagnata. Lo spingo dentro, potente, senza correre, e inizio e spingere, entrare e uscire, alternando velocità e lentezza, i suoi gemiti ...
    ... raggiungono le mie orecchie e quelle del marito, attraverso il telefono abbandonato sul letto.
    
    - E’ stupendo scoparti, finalmente. - le dico mentre sollevo le gambe sulle mie spalle. Lecco le caviglie sottili e spingo il mio corpo sul suo. Sento i capezzoli duri schiacciati contro il mio petto mentre inizio a scoparla con forza, al limite della violenza. Lei grida, so che il primo orgasmo non è lontano, continuo a spingere, forte e deciso. Ci saranno momenti per giocare sui confini, come mi piace fare spesso, ora ho solo voglia di fotterla e di far sentire al marito quanto il bull atipico la farà godere.
    
    - Dio si fottimi, chiavami, fammi godere - e mentre lo dice sento l’orgasmo che mi stritola il cazzo, la devo tenere schiacciata sotto di me perché i suoi tremori non la facciano scappare. Rallento i colpi, senza fermarmi, entro, esco dal suo orgasmo pieno e gonfio.
    
    - Quanto cazzo mi fai godere, M - dice lei, a beneficio di entrambi.
    
    Si ricompone, dopo qualche minuto: - voglio il tuo cazzo in bocca - dice, prendendo il telefono - e voglio che il cornuto senta il risucchio.
    
    - Hai capito, cornuto? - Dice al telefono - glielo prendo in bocca, ora. Puoi segarti adesso che il bull mi ha fatto godere come tu non riesci.
    
    E inizia, iphone in una mano all’orecchio, e con l’altra a massaggiarmi l’uccello fradicio.
    
    - Quanto è bello un cazzo duro bagnato dei miei umori, mi piace toccarlo, massaggiarlo, scoprire e coprire il glande - descrive al marito quello che i miei ...