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La mia ragazza, la mia Padrona
Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SlavePZ, Fonte: EroticiRacconti
... chiede di andare alle stradine (un posto appartato dove solitamente ci si va per fare sesso), la mia speranza è proprio quella di poter fare l’amore. Una volta parcheggiati per s’accende una sigaretta e con la faccia severa mi guarda “dobbiamo stabilire delle regole, hai detto che avresti fatto tutto quello che ti chiedevo ed è quello che m’aspetto, non ho fiducia, devi riconquistarla” accende un altra sigaretta e continua “ti dico quali sono le regole 1. la cb la indosserai sempre e non devi mai chiedere di toglierla 2. Tu finisci di lavorare alle 18, devi venire sotto il mio ufficio e attendere in auto fino alle 20 che esco. 3. Martedì e Giovedì vado in palestra mi accompagni e attendi in auto che finisco, per sicurezza mi darai le chiavi della macchina mentre sono in palestra così non andrai dalle tue michette 4. Non esistono più le uscite con i tuoi amici da solo, se e quando lo farai ci sarò anche io 5. Al momento tu sei legato a me, io no..potrei volerti rendere il favore non hai alcun diritto su di me E’ tutto chiaro?” Vorrei strozzarla, ma penso che vuole solo irritarmi, come dicevo è una ragazza con un carattere molto autoritario, decido di assecondarla “va bene, come vuoi”. E’ soddisfatta, la vedo finalmente felice inizia a baciarmi con passione, iniziamo a spogliarci lei mi tocca i genitali ma non posso eccitarmi troppo perché ho ancora la gabbia, lei lo sa e come se nulla fosse inizia a baciarli e leccarli, le chiedo di non farlo perché mi fanno male, al che inizia a fare una cosa che mi evitava tantissimo, si masturba d’avanti a me fino ad arrivare all’orgasmo “solitamente avrei soddisfatto anche te ma vista e considerata la situazione dovrai pazientare” si riveste e mi chiede di riaccompagnarla a casa. Come dicevo questo racconto è reale, parla di come ho iniziato ad apprezzare questo mondo, questa storia parla di come sono diventato per la prima volta uno schiavo. Se v’interessa posso continuare a raccontare