Debora (sesta ed ultima parte)
Data: 18/10/2020,
Categorie:
Etero
Autore: incantato, Fonte: RaccontiMilu
... voce che in pochi minuti ho imparato ad odiare. è strano ma sono più calmo oggi di venerdì scorso. Forse mi ha fatto bene l’ultimo weekend nel senso che ho capito di dover stare calmo qualunque cosa succeda, forse averla sentita lunedì mi ha fatto capire che non ce l’ha con me (perché dovrebbe?), o forse so che essendoci la cena di famiglia devo essere presentabile e non posso presentarmi con gli occhi lucidi, però sono più calmo, esco a fare due passi anche se non so dove andare, torno a casa e mi faccio una doccia, esco di nuovo per andare da mia madre. Una bella serata, ci sono anche mio fratello con mia cognata e una figlia, gioca la Russia stasera, se almeno ai Mondiali ci fossimo anche noi sarebbe più facile affrontare questo periodo, distrarsi…ma un po’ mi distraggo anche così, fra la pizza e qualche risata, tutto sta procedendo in qualche modo.
Quando torno a casa però non sto più nella pelle, non sto più nei nervi non sto più dentro di me, mi metto addosso un giubbino lungo e un po’ pesante e ci metto dentro il regalo, ricordate quel regalo preso da Stroili? Se non ricordate leggete la prima parte, prendo il regalo quindi e me lo caccio in tasca (ecco perché ho messo il giubbino), pedalo fino al locale di lap dance. Non ne posso più, devo capire qualcosa di questa donna, parlarci, o la va o la spacca si dice in questi casi, l’importante (dico io) è andare oltre la porta d’ingresso del lap dance, guardarsi intorno e…e veder arrivare verso di me una ...
... ragazza con gli occhiali e i capelli lunghi. ‘Ciao’, ‘scusa ma cerco una tua collega’, ‘se mi dici chi è posso aiutarti’, ‘Debora’, ‘Non c’è’. Sospiro ridendo quasi per non piangere, ‘come non c’è, è partita?’, ‘Sì, è andata in Romania’, ‘oh mamma…scusa tu non c’entri niente, è che…a proposito mi chiamo Davide’, ‘piacere Luana’, ‘di dove sei?’, ‘rumena’… Mi siedo con Luana raccontandole di Debora, del regalo mai dato, del telefono che non ho voluto comprare, raccontandole di Eva e di come abbia pianto per Debora. Luana dice che è bella questa mia sensibilità, è bello che io abbia preso un regalo, poi mi chiede cosa vogliamo fare visto che il tempo del primo drink è scaduto, chiedo di fare se le va di fare dieci minuti di prive (ormai sono qui, mi servirà a calmarmi). ‘Certo che mi va’ sorride, e appena entriamo mi rendo conto che dieci minuti non basteranno. Luana è dolcissima, ma è anche una furia della natura, ha due tette meravigliose, mi tocca il pacco (lasciando chiusa la lampo dei pantaloni) con le mani e con i piedi, mi soffia nell’orecchio. ‘Non mi sembri così innamorato’ scherza accorgendosi della mia erezione, andiamo avanti così per un bel po’ perché poi decido per altri dieci minuti…poi arriva il momento di salutarsi, io esco dal locale con il regalo in tasca, Debora tornerà, mi dicono alla cassa, fra un mese o poco più, dopo Ferragosto.
Ecco, in teoria siamo alla fine, non ho altro da raccontarvi…ma ...