1. Oltre il lavoro – Pt. 6


    Data: 16/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    ... volte nella sua vagina fradicia per farlo impregnare bene, entrò con estrema facilità ed Emma sospirò di piacere. Dopo glielo infilò nel culo, così che le code potessero caderle sulle natiche e arrivare per terra, simulando una coda.
    
    “Ora sei davvero una cagna perfetta. Scodinzola un po’” le ordinò lui soddisfatto.
    
    Imbarazzata Emma mosse leggermente il sedere a destra e sinistra. Le arrivò un sonoro schiaffo sulla natica destra.
    
    “Scodinzola ho detto!”
    
    “Si Signore” Emma si mosse con più veemenza simulando uno scodinzolio più convincente.
    
    Gli altri risero e apprezzarono lo spettacolo.
    
    “Bene brava”. Disse lui dandole due pacche sul culo. “Ora stai ferma e tieni il vassoio sulla schiena.” Le posizionò il vassoio sulla schiena.
    
    “Sarai il nostro tavolino, dovrai tenere la bottiglia. Quando ti chiamiamo, ti giri e ti avvicini a noi perché possiamo versarci da bere e poi torni al centro, con il culo rivolto verso di noi. Chiaro?”
    
    “Si Signore” Questa situazione era davvero umiliante per Emma. Con una coda che le usciva dal culo e un vassoio sulla schiena, doversi anche muovere e girarsi era molto difficile, anche se i tre uomini non erano molto distanti. Ma non era finita.
    
    “Non abbiamo intenzione di interrompere la conversazione per chiamarti” continuò lui mettendole la bottiglia sul vassoio. “Useremo questo” e prese il vibratore “Te lo ricordi?”
    
    “S…si Signore” Emma era in ansia. La prova si faceva davvero complicata.
    
    “Ecco” disse lui iniziando a ...
    ... farglielo sentire nella sua vagina. “Lo terremo al minimo, e quando vogliamo da bere aumentiamo la potenza. Tu ti giri, vedi chi ha in mano il telecomando e gli porterai la bottiglia. Ovviamente non la devi far cadere. Falla cadere e sarai punita.” Le infilò il vibratore e lo azionò al minimo.
    
    Emma face un sospiro per concentrarsi e non pensare a quanto fosse eccitata. La potenza minima non poteva farla venire, ma la manteneva costantemente in un’eccitazione tale che se non fosse durata poco l’avrebbe fatta impazzire. Non muoversi con quella vibrazione era impossibile.
    
    “Ora vai al centro” le ordinò lui.
    
    Emma il più lentamente che riuscì, si voltò cercando di sentire la bottiglia e mantenerla in equilibrio. Praticamente strisciando si portò al centro dei tre uomini e si voltò di nuovo. Era difficilissimo e l’eccitazione era alle stelle.
    
    Claudio tornò a sedersi sulla sua poltrona, e i tre iniziarono a parlare tra loro come se nulla fosse.
    
    Emma rimase lì, ferma immobile con una vibrazione continua, come se fosse parte dell’arredamento, completamente ignorata dai tre uomini. Li sentiva parlare del suo culo e del suo corpo come se lei non fosse li e non potesse sentire. Enrico iniziò a fantasticare sulle posizioni che avrebbe voluto fare con lei e i tre andarono avanti tra le risate. Iniziarono a parlare di lavoro e poi Emma sentì la vibrazione aumentare. Dovette stare molto attenta ai movimenti perché era così concentrata che quando sentì aumentare la potenza quasi ...
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