1. Free camping, free life


    Data: 16/10/2020, Categorie: Trans Autore: Dick Mc Male, Fonte: EroticiRacconti

    ... poi, dondolando un poco sul sedere, si sfilò il costumino verde. Anche tra le sue cosce riposava barzotto un bel cazzo. Alla vista scoppiai a ridere, un po' per imbarazzo e molto per la consapevolezza di come sarebbe andata a finire, che già tutto sembrava la trama d'uno dei miei sogni più libidinosi. Glielo dissi e sembrava si sentissero ancor più a loro agio, certe come me che l'avventura sarebbe andata in porto nel migliore dei modi e dei luoghi come non avremmo mai potuto sperare.
    
    Francesca, già in piedi, si avvicinò facendo attenzione al limite di distanza che il linguaggio del mio corpo le avrebbe segnalato e così fece anche Barbara, che venne a sedersi dalla parte opposta. Il mio corpo parlò inequivocabilmente mostrando i boxer tesi e bagnati oltre modo così Barbara ruppe ogni indugio ed allungò una mano sul mio petto, lasciandola poi scivolare sul mio cazzo, duro come non sentivo da tempo. L'altra mano corse in aiuto della prima e dopo avermi con calma spinto supino a terra, mi sfilarono i boxer. Francesca, che in piedi s'era avvicinata ulteriormente, alla vista del mio uccello turgido si eccitò in un istante, tanto che quando mi rialzai in posizione seduta, trovai il suo glande teso e lucido a pochi centimetri dal volto.
    
    Tutto quello che mi aveva sempre respinto dallo sperimentare un rapporto bisex era svanito in un istante; nessun cattivo odore, nessun conato, nessuna paura di lasciarmi andare. Così, mentre Barbara scopriva al tatto il mio corpo e mi ...
    ... masturbava con la maestria di chi sa perché ha anch'ella un sesso maschile, allungai una mano sull'uccello di Francesca e lo strinsi con piacere e con lo stupore di chi scopre quanto sia dura una roccia. Me lo avvicinai alla bocca a lasciai che mi ci affondasse lentamente dentro; il glande oltrepassò le mie labbra e di seguito il cazzo intero, piano, fino in gola. Ricordo con nitidezza fino ad allora poi, del dopo, ho memoria confusa, come fosse accaduto tutto contemporaneamente. Ansimavo godendo del pompino che senza esperienza le stavo facendo mentre sentivo gli occhi andare ognuno per suo conto dentro le palpebre socchiuse. Nel frattempo Barbara continuava il suo tour con altri mezzi; lasciate le mani, ripercorse il mio corpo con la lingua e la bocca dal lobo al petto, dalla vita alle cosce, dall'inguine ai testicoli, per infine prendere e succhiare avidamente il mio cazzo. Trascorso quel tempo infinito in cui godevo nel sentire la bocca piena del gran cazzo di Francesca, nel mentre Barbara faceva con me lo stesso, la prima mi invitò ad alzarmi tirandomi per le braccia che, una volta su, si avvolse attorno al collo come fosse un volontario abbraccio. Mi baciò con passione infilandomi la lingua in bocca ed attorno, alla ricerca dei suoi stessi umori, mentre le mani mi stringevano a se facendomi godere della presenza del suo cazzo bollente sulla pancia, e si alternavano tra romantiche carezze e rudi aperture del mio sedere. Fu in una di queste ultime che mi sciolsi definitivamente: ...