1. Montecalvario blues: "La bella Giorgina"


    Data: 16/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... nell’antro di un palazzo, una mano le tappa la bocca mentre il quartetto s’infila nell’ascensore che prende a salire, sempre più su, mentre nello stretto vano è tutto un toccare e rovistarle sotto la gonna. “Questa c’ha più voglia di noi”, commenta qualcuno – molto probabilmente, intuisce, quello che le ha strappato il perizoma e che ora le sfrega senza garbo il clitoride con dita ruvide e callose. Sbucano sul terrazzo e la spingono per terra, sulle piastrelle di capitolato che hanno ricoperto il catrame per evitare che si sciogliesse in estate sotto i piedi delle massaie tutte-culo impegnate a stendere i panni. Hanno fretta, i tre ragazzi, obnubilati da un arrapamento che non li fa più ragionare, e si danno subito da fare, e a turno fanno capolino fra le sue cosce, penetrandola con foia, mentre uno le tiene tappata la bocca, un altro ferme le braccia e il terzo socio riprende il tutto col cellulare, a futuro beneficio dei sodali al bar o come prova di una scommessa precedentemente stipulata. Si agita e si dimena, Giorgina, e i movimenti le fanno sbottare dal decolté i grossi seni impreziositi da areole larghe e scure, contornate da capezzoli turgidi e dritti come soldatini di piombo sugli attenti, liberi per l’assenza di reggiseno, e prendono a ballonzolare ad ogni affondo dell’ariete che le bussa alla bocca dello stomaco, sbattendo le palle contro al sesso dalle labbra spalancate, come i batacchi delle campane della Santissima Annunziata.
    
    Non si può dire, quindi, per ...
    ... amor di cronaca, che non c’abbia provato per un po’ a fare resistenza, Giorgina, a divincolarsi dagli abbracci frenetici dei tre maschi infoiati, ma è abbastanza navigata da sapere che sarebbe stato inutile e che urlare aiuto sarebbe stato altrettanto controproducente. E poi, che volete, quando vede uscire dalle caiole aperte dei pantaloni quegli uccelli imbizzarriti, con la testa grossa e viola, la bella Giorgina perde completamente la brocca, le si sfarina ogni resistenza di matrice morale e culturale - con i cui valori pur è venuta su, scoprendo presto, però, come essi potessero essere negoziabili in contesti estremi, in cui le passioni, dalle più sublimi alle più bieche, trovano spazio e forme di espressione - ed allora è tutto un assecondare, allargare, impugnare, menare, succhiare, strusciare, strizzare, fino a venire come una pioggia tropicale. Non fa in tempo a soddisfarne uno, che questi già è pronto a rimettersi in fila per il nuovo turno, e gli orgasmi non li conta più, immersa com’è in un unico, infinito flusso di piacere. Godono alla grande, Giorgina con la bocca spalancata al sole che picchia come un fabbro sotto lsd, i tre svuotandosi a turno i coglioni gonfi di voglia e di sbrodo in quel budello lussurioso, e si concedono anche un secondo e un terzo giro di giostra, dei quali, però, non rimangono testimonianze provate, ma solo l’esaltato ed estasiato racconto dei tre, che, con spreco di iperboli, intrattengono gli astanti interessati illustrando con dovizie di ...