1. Una pausa...ben poco casta


    Data: 14/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: SebiBello, Fonte: Annunci69

    ... meno di cinque metri e mi nascosi dietro un albero. In realtà i due erano molto indaffarati e non sembravano badare a ciò che li circondava: le mutande di lei erano abbandonata per terra ai loro piedi e mentre limonavano selvaggiamente lui le infilava due dita nella vagina. Sentivo i loro gemiti sommessi e poco dopo, quando lui iniziò a baciarle il collo continuando il suo lavoro di mano, la scorsi in viso: era Elena, con i sui capelli a caschetto tutti sudati e i grandi occhi chiusi per il piacere Riuscivo quasi a scorgere il rossore che le colora le gote appena la situazione inizia a surriscaldarsi. Volevo andare lì e separarli, prendermela con qualcuno ma invece qualcosa mi paralizzava. Senza accorgermene mi trovai con il cazzo duro in mano, era di marmo! Intanto il ragazzo aveva tolto il vestito ad Elena lasciandola con il solo reggiseno a sostenerle i seni, piccoli ma estremamente sodi. Le leccava la figa con foga e lei sembrava godere parecchio, gemendo senza paura di essere sentita. Lei sembrava ormai sul punto di venire ma il ragazzo voleva di più così estrasse un preservativo dal portafoglio, lo infilò velocemente e iniziò e penetrarla mentre lei lo cingeva forte con le gambe. Ovviamente la mia visuale era limitata dal buio ma dopo tutte le volte in cui avevamo fatto l’amore riuscivo a vedere tutto come fosse alla luce pomeriggio: vedevo i piccoli peli che le contornano la vagina bagnati di umori, vedevo le sue labbra avvolgere il cazzo di quello sconosciuto come ...
    ... fossero dita bramose, vedevo le sue tette, ormai sfuggite alla morsa del reggiseno, muoversi su e giù a ritmo del respiro e dei colpi ricevuti. Lei pareva godere parecchio, inarcando la schiena e ficcando le unghie nella schiena di Giacomo (o almeno immaginavo fosse lui). Poi però i colpi di lui si fecero meno forti e ben presto fu costretto a fermarsi. A quanto pare anche lui non era proprio sobrio e il suo soldato aveva deciso di ritirarsi dalle armi. Elena tuttavia era infoiata come solo lei sa essere e non si perse d’animo: sfilò il preservativo e iniziò a fargli uno dei suo proverbiali pompini. Sentivo quasi la sua bocca sulla cappella, con la lingua che ne esplorava il perimetro e la sua gola che succhiava, mente con le mani mi massaggiava i testicoli. Ben presto il ragazzo fu di nuovo pronto ma, a quanto pareva, aveva finito i preservativi. Pensavo che Elena, che aveva sempre avuto una paura folle di rimanere incinta, si fermasse lì ma invece mi sorprese di nuovo. Si mise a novanta appoggiata alla macchina e si lubrificò con la saliva il buco proibito e allargandosi le chiappe. Ricordavo come lei amasse il sesso anale ma mai avrei pensato che si spingesse a tanto. Non appena lui le fu dentro venni come non mi capitava da tempo, più e più volte, con un godimento incredibile. Giacomo intanto continuava a stantufarla, non pareva troppo dotato ma a quanto pare ci sapeva fare dato che lei urlava di piacere invitandolo a spingere “sempre più in fondo”. Anche in questo caso mi ...