1. Notte al parco


    Data: 14/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: nouse4n, Fonte: Annunci69

    Non sapevo ancora cosa sarebbe successo di preciso quando invitai O. al parco per un gelato quella sera di fine estate. La relazione con la mia ragazza del tempo era in un nemmeno troppo lento declino, ma ancora non sapevo che tutto si sarebbe concluso nel giro di pochi mesi.
    
    Ad ogni modo O. era veramente carina e sexy, con dei fantastici capeli riccioluti e due occhi grandi e scuri da cerbiatta in primavera.
    
    Che le piacessi era evidente, una sera di poche settimane prima mi aveva chiesto di baciarla, ma resistetti alla tentazione perchè ancora amavo la mia ragazza.
    
    Sono sempre stato sensibile alle moine e agli occhi languidi, e O. non si lasciava sfuggire un occasione per farmi capire che poteva essere completamente mia, inoltre mi aveva confessato da poco di essere ancora vergine, cosa che mi fece annebbiare la testa e ovviamente eccitare moltissimo.
    
    Uscimmo dopo il lavoro, con la scusa di accompagnarla a casa presi una deviazione lungo la strada del parco, la temperatura era perfetta, ed era buio assoluto, se non per qualche lampione sgangherato sparso qua e la.
    
    Con il cervello offuscato presi la mano di O. e la portai nel centro di un prato, si sentivano in lontananza il chiacchiericcio della gente, potevamo essere visti da qualcuno molto probabilmente, ma la cosa non mi interessava, che guardassero pure.
    
    O. è di statura piccola, ha un fisico magro ma con delle curve morbide e sinuose, un corpo da vergine, mai profanato, sodo come solo una vergine puo' ...
    ... essere.
    
    Non parlammo molto, quella sera avevo deciso di dimenticarmi della mia ragazza che tanto stava prendendo da me le distanze, e sentirmi nuovamente voluto, desiderato, bramato.
    
    Volevo assolutamente appagare i miei sensi,presi O. e la baciai profondamente, e sentii il suo respiro farsi subito affannoso, le sbottonai la camicetta e le infilai una mano sotto, accarezzandole subito il seno. Toglierle il reggiseno era complicato perchè era estremamente rigido, per cui scelsi di sollevarlo semplicemente, scoprendo la sua abbondanza in tutto il suo turgore marmoreo.
    
    O.
    
    era visibilmente imbarazzata, potevo vedere le sue guance arrossarsi anche nella penombra, io volevo solo entrare dentro di lei.
    
    Quella sera lei portava dei jeans molto stretti, che calzavano a meraviglia il suo sedere rotondo, iniziai a sbottonarli impacciatamente, ero nervoso, in fondo stavo tradendo la mia ragazza per la prima volta e comunque O. era la seconda ragazza con cui entravo così in intimità.
    
    Lei non sapeva più cosa fare, era completamente abbandonata e si sarebbe fatta fare qualsiasi cosa. Le slacciai una scarpa, togliendole il calzino, e sfilai i jeans solo da una gamba, vidi delle mutandine chiare, piccole e carine, molto bagnate.
    
    Slacciai anche i miei di jeans in maniera frettolosa, avido di quello che avevo di fronte a me, abbassai quel che bastava le mutande, il momento era vicino, guardai O. negli occhi e capii che non era più in questo mondo, era in un mondo d'estasi e di ...
«12»