1. No space, no time.


    Data: 13/10/2020, Categorie: Sentimentali Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’amplesso, gli chiesi:
    
    - Resterai con me per sempre?
    
    - No, il tempo che mi era stato conferito è finito, devo andare. Il tuo amore lo incontrerai presto: lo capirai e il tuo cuore risuonerà come un diapason alla nota giusta -. Non riuscii a capire, smarrita, confusa.
    
    Fui ricondotta seguendo l’uomo misterioso, attraversando un sogno, fino alla solida e concreta città, dalle consuete strade, in mezzo alla gente che si muoveva frenetica nella sera. Misteriosamente com’era comparso, così l’uomo sparì.
    
    Non sapevo calcolare il tempo trascorso da quando mi ero trovata a fissare il fiume e mi resi conto che non conoscevo nemmeno il nome di chi mi aveva soccorso e salvato.
    
    Mi sentivo sollevata, libera: il mio cuore, ora era sgombro dall’angoscia che lo aveva attanagliato, palpitava libero, senza costrizioni.
    
    Incontrai di li a poco il mio amore, e come predettomi, le nostre menti entrarono in risonanza fin dal nostro primo incontro.
    
    Siamo molto felici.
    
    Stasera siamo insieme in questo caratteristico locale sul porto. Mentre siamo in procinto di uscire, mi sento chiamare:
    
    - Signorina.
    
    Il gestore del locale mi fissa a bocca aperta, nelle luci soffuse del locale.
    
    Un ritaglio di giornale gualcito e ingiallito fra le sue mani: me lo porge.
    
    Un titolo: “Ragazza annega nel naufragio sulla costa”.
    
    Una foto: un ...
    ... volto di straordinaria somiglianza col mio.
    
    Il gestore mi indica una foto appesa al muro, dietro il bancone; mi avvicino e metto a fuoco. Stavolta la meraviglia si dipinge sul mio volto. È l’uomo misterioso, non ci sono dubbi:
    
    - Quell’uomo, chi è?
    
    - Era un amico. Quando un’imbarcazione naufragò qui davanti alla costa, molti anni fa, non esitò a gettarsi in acqua e a prodigarsi nel salvare i naufraghi. Tornato a riva comprese che all’appello mancava una ragazza e senza sentire ragioni, tornò in acqua.
    
    - Salverò quella ragazza, costi quello che costi. Non lo vedemmo mai più.
    
    Ora capisco chiaramente: quell’uomo era tornato per salvarmi come non aveva potuto con la fanciulla che tanto mi somigliava.
    
    Raggiungo il mio ragazzo che mi sta aspettando sulla soglia e usciamo dal locale. Il mio volto è pallido, avverto qualche brivido e sono sconvolta.
    
    - Cosa ti succede, amore?
    
    - Nulla, un pensiero triste per un amico scomparso. Dai facciamo quattro passi.
    
    Camminiamo, abbracciati, in silenzio, sul lungomare. Fisso il mare scuro e vedo, io sola, un uomo che nuota nella notte. Interrompe le bracciate, solleva il busto come un pallanotista in procinto di sferrare un tiro. Mi saluta calorosamente agitando le braccia, poi riprende a nuotare e scompare nell’immensa oscurità.
    
    https://www.youtube.com/watch?v=s7HUIGdw1FE 
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