1. 100 – Mamma Lucrezia timorata di Dio diventa una grande troia


    Data: 13/10/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... iniziarono a baciarsi e in breve si spogliarono e iniziarono ad avvinghiarsi sul letto.
    
    Da qualche parte, in quella stanza, ci doveva essere sicuramente una video camera fissa che riprendeva nitidamente le loro performance. Vidi il figlio della mia amica in ginocchio e notai il grosso cazzo che puntava dritto davanti a lui. Sorrisi e mi complimentai con lei per il buon lavoro svolto in quei nove mesi di gestazione. Lei rise e mi domandò come erano fatti i miei. Io, la solita bigotta e inesperta le risposi che in effetti non li avevo mai più visti da quando erano molto piccoli.
    
    Anche il sonoro era di ottima qualità e mentre i due ora scopavano alla grande si udivano i loro gemiti e i loro sospiri di passione. La mano di Mariella mi accarezzò il viso e poi scese con il dorso a sfiorarmi il seno. La guardai sorpresa ma lei, sempre estremamente sorridente, scese ancora e si fermò poi sulla mia coscia. Un rapporto lesbico non era nelle mie massime aspirazioni e le allontanai la mano. Mi chiese allora se lo spettacolo mi stava eccitando. Cavoli, mi eccitava si, ma mica glielo potevo confessare. Le dissi di no, che in fondo erano ancora ragazzi e io pensavo a maschi più maturi per eccitarmi. Ancora la sua mano appoggiata sulla mia coscia, un poco più in alto della volta precedente, la gonna che saliva sotto la spinta della sua mano, le dita morbide e calde all’interno delle mie gambe. L’interno coscia era per me un punto sensibilissimo, una delle zone erogene più eccitabili ...
    ... in assoluto. La guardai e incrociai il suo sguardo torbido, velato e carico di passione, la lasciai fare, percepii il tocco delicato delle sue dita contro le mie mutandine. Lei si girò verso di me e cambiò mano infilandomi tra le gambe la sua mano destra. Con il dito medio, sopra alle mutandine, percorse dal basso verso l’alto il solco fra labbra della vagina. Mi disse che ero bugiarda e che contrariamente a quanto le avevo detto, mi ero eccitata parecchio, in effetti avevo lo slippino fradicio. Appoggiò i piedi a terra e mi si inginocchiò davanti, poi con entrambe le mani mi sollevò completamente la gonna, e il suo viso fu tra le mie cosce aperte. Mi sentii spostare il piccolo perizoma e la sua lingua iniziò a solcarmi la figa. Le dissi molte volte di no, ma mi mancava la convinzione, in quel momento non pensai ad altro e mi abbandonai alle sue brame. Lei abilmente mi abbassò le mutandine fino alle caviglie e poi me le sfilò del tutto buttandole sul pavimento. Si incuneò ancora fra le mie gambe spalancate e riprese a leccare. Come leccava bene la mia amica Mariella, era bravissima, per la prima volta non sentivo contro le mie parti intime il viso irsuto e pungente di un uomo. La sua bocca aspirava il mio clitoride, aspirava e leccava, mi lasciai cadere all’indietro semidistesa sul letto, lei si alzò in piedi e mi venne sopra, le sue tette contro le mie, il suo ventre che strusciava contro il mio, la sua abilissima bocca si mise di traverso contro la mia e mi ritrovai la sua ...
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