1. Il figlio della collega


    Data: 12/10/2020, Categorie: Trans Autore: evapetra, Fonte: Annunci69

    ... bacio appassionato, virile, voglioso, slinguammo in corridoio per un po'. Lo tirai verso la camera. Si spogliò nudo, rapidamente. Mi spinse sul letto. Ora era nudo, sdraiato su di me. La sua lingua sempre in bocca. Le sue mani cercavano il mio culo e si fermarono anche sul mio cazzo che pulsava nella sua mano. Lo stringevo a me. Quel ragazzetto, ormai uomo, mi stava facendo impazzire. Lo girai e lo ammirai nudo sdraiato sul mio letto. Petto villoso, gambe muscolose e un cazzo duro che chiedeva un pompino. Glielo presi in bocca e iniziai a pompare, lui ansimava, i miei occhi incrociavano i suoi, sempre più vogliosi. Gli feci un pompino profondo, ingoiando tutta l'asta che leccavo avidamente. La cappella pulsava e gliela solleticai con la lingua, lui continuava a godere. Leccai i suoi capezzoli e lo sentii fremere, gli leccai le gambe e i piedi, caldi e grandi. Lo girai. Mi apparve un culo sodo, con un po' di peluria. Lui aprì le gambe. Gli leccai e succhiai il buco. Lo sentivo pulsare, gli piaceva. Mi fermò. Mi girò e iniziò lui un pompino. Succhiava bene, puntando i suoi occhi nei miei. Poi mi girò e iniziò a dedicarsi al mio buco. Lo leccava, la sua barba ...
    ... di qualche giorno mi solleticava, aumentando il piacere. Mi sollevò il bacino e continuò a leccare il mio buco facendo aumentare la mia eccitazione. Mise le mie gambe sulle sue spalle, scostò il perizoma e iniziò a spingere. Stava entrando, il mio buco cedette e lui era completamente dentro. Iniziò a scoparmi forte, baciandomi e guardandomi negli occhi. Continuò così per parecchio, sentivo il suo sudore colare sulla sua schiena, i suoi respiri si fecero più profondi, i colpi aumentarono. Mi strinse e ansimò più forte. Stava venendo. Mi diede ancora qualche colpo e si sdraiò su di me. Il suo cazzo uscì col preservativo pieno. Si girò sulla schiena, gli tolsi il preservativo pieno di crema calda. Con delle salviette gli pulii il cazzo. Lui riprendeva la respirazione normale. Scambiammo due parole, mi disse che aveva un impegno e doveva scappare. Non capii se mi avesse riconosciuto. Non disse nulla. Mi salutò con un bacio e una pacca sul culo. Ci vedemmo ancora una volta. Poi sparì. Incontrai qualche tempo dopo sua mamma. Gli domandai come stesse M. "È a Londra, ha trovato un lavoro lì ed è partito". Beate le trav e trans inglesi. Buona vita e grazie, caro M. . 
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