1. La stanza


    Data: 12/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Lesbo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    ... lei.
    
    Dopo un’ora e due the lei sapeva praticamente tutto di me, lavoro, famiglia, sesso, amore, e io di lei solo che era una dottoressa oftalmica di uno studio privato milanese, che si era interessata al BDSM da diversi anni, ora ne aveva quaranta cioè dieci più di me, sapevo che aveva avuto delle schiave e degli schiavi anche in contemporanea o divisi con un suo compagno che ora non c’era più e di cui a sua volta era stata allieva e schiava ma da cui si era affrancata.
    
    Man mano che parlavamo mi rendevo conto che iniziavo a comprendere come il rapporto che si instaurava tra schiavo e padrone era un amore sublimato, dove la sottomissione di uno verso l’altro non era altro che la forza generata dall’amore portata alle estreme vette e che il dominante pure dava amore e non mero sadismo senza costrutto.
    
    Presa da queste idee accettai di vederci a cena per approfondire il discorso, io oramai ero persa in quei discorsi e la mia mente stava vagando verso lidi non conosciuti eppure quei lidi non mi mettevano affatto paura ma anzi erano per me più potenti delle sirene di Ulisse, non mi rendevo nemmeno conto che era lei che mi pilotava e come automa accettai per incontrarla nell’albergo in cui era scesa.
    
    Appena fu andata via pagai il conto del bar, uscii e mi avviai verso casa per prepararmi alla serata, ma i miei pensieri erano presi e non facevo altro che fantasticare su questa cena e sull’avventura mentale che ne stava scaturendo.
    
    Devo un attimo parlare di me; non ...
    ... sono sposata, a trent’anni ben portati ho avute tante avventure, per me il sesso non è certo un taboo ma anzi mi ha fatto scoprire tutti i miei lati per così dire perversi della mia personalità, a diciassette anni mi sono scoperta bisessuale e non ho mai fatto mistero di questo con i miei partners e in qualche occasione la cosa è sfociata in appaganti performance con più di un partners. Per questo mi sentivo pronta a superare i miei limiti, anche se ero conscia che la strada che mi ero prefissa di percorrere non era la mia solita strada e che non ne conoscevo affatto la meta.
    
    Di una cosa ero sicura per ora non avevo paura e questo tutto sommato mi spaventava un poco.
    
    … continua …
    
    Arrivai a casa presto, quasi correvo perché volevo fare una doccia e cambiarmi gli abiti, trasformarmi per non sminuire troppo la mia figura davanti a Roberta, ma soprattutto volevo riprendere la situazione in mano, non volevo che fosse solo lei a condurre il gioco, volevo dettare anche le mie condizioni.
    
    In realtà non avevamo parlato di nulla e tanto meno di condizioni ero io che mi stavo facendo dei film nella testa, in realtà avevo già presa la mia decisione al riguardo.
    
    Arrivata nel mio appartamento mi denudai e mi infilai sotto la doccia, era la seconda della giornata ma mi sentivo stranamente sporca, mi lavai anche i capelli, misi del balsamo e poi li “fonai” e li pettinai a lungo; li avevo mossi e si ribellavano alla spazola, lavati e asciugati presero volume e la cosa non mi ...
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