1. Infedele ed insaziabile


    Data: 12/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: pinkoepallina, Fonte: Annunci69

    Probabilmente non era nemmeno brutta, Maria Laura Veneziano, la direttrice della Biblioteca Comunale, ma tutto ispirava fuorché simpatia e sesso, specialmente quando, da dietro la scrivania, lanciava i suoi acidissimi ‘shhhh’ ai malcapitati utenti che si lasciavano scappare qualche parola di troppo.
    
    In un altro ambiente sarebbe stata, chissà, una donna da scoprire, perché un paio di occhi attenti ne avrebbero messi a fuoco altri due, luminosi e verdi, celati dietro quelle lenti rotonde spesse un centimetro.
    
    Gli stessi occhi avrebbero indugiato su quel viso regolare, magari piacevole, ma purtroppo caratterizzato da un perenne ghigno di disgusto, così accentuato che arrivava persino a cambiarle i connotati, quindi a deviare tutti gli eventuali sguardi di approfondimento.
    
    Come se non bastasse, la sua lunga chioma corvina era raccolta in una acconciatura alla Matilde Serao, che aggiungeva minimo dieci anni ai trentasei che aveva, mentre il suo corpo rimaneva un’incognita per tutti, in quanto tristemente relegato entro abiti sempre abbondanti e demodé, abbinati a calzature con punta arrotondata tacco 4, che nulla avevano da invidiare a quelle della grande scrittrice di fine ‘800.
    
    Regolandosi pertanto con quello che si vedeva, Maria Laura si poteva tranquillamente definire, a voler essere buoni, un essere vivente di sesso femminile privo di particolari attrattive. Peccato, perché l’altezza era ‘buona’.
    
    Ultima, ma non per importanza, la spigolosità del carattere, in ...
    ... perfetta armonia con il suo look.
    
    Insomma, tutto l’insieme costituiva un ottimo deterrente alla sua frequentazione, talmente efficace che persino Sergio, suo marito da un paio di lustri, limitava i contatti al minimo sindacale per non stare sempre a discutere. Spesso si chiedeva per quale astruso motivo l’avesse sposata. Eppure, un tempo…
    
    Naturalmente di scopare non se ne parlava nemmeno, e da lunghi anni.
    
    Forse proprio per questo l’uomo aveva cominciato da un pezzo a bazzicare club privè, da singolo, riscuotendo anche un discreto successo, in virtù di una notevole prestanza fisica e di un attrezzo di proporzioni ragguardevoli, soprattutto in larghezza.
    
    Tutti i sabato sera, dopo cena, la solita solfa: “Allora esco, mi stanno aspettando Francesco e Federico. Andiamo a casa di Alfio per il solito pokerino”.
    
    “Ma certo, non sia mai che ne salti uno”.
    
    “Perché, scusa, non sono anni che anche tu il sabato sera esci e vai al Circolo del Tombolo a giocare a burraco con le tue amiche? A volte torni a casa persino dopo di me!”
    
    “Come non detto. Vai, non farli aspettare. Ciao”.
    
    Quel sabato, al Sexo Loco, il più esteso privé della regione, considerato il migliore e distante una sessantina di chilometri dalla loro cittadina, c’era una discreta affluenza, come al solito.
    
    Sergio, che ci sapeva fare, dopo un’ora abbondante di perlustrazione dei punti strategici, adocchiò in zona bar una signora molto avvenente sulla quarantina, mano nella mano con un tipo dall’aspetto ...
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