1. MADDALENA


    Data: 11/10/2020, Categorie: Etero Lesbo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... non cadde nemmeno un istante nel mio ‘tranello’. Mi guardava con aria di sfida, incontrando il mio sguardo arrapato che correva sui loro corpi e su tutti i centimetri di pelle che riuscivo a vedere.
    
    – Non credo che dirà qualcosa, vero Alessandro? ‘
    
    Con un sorriso invitante lasciò cadere la camicetta che aveva preso per rivestirsi.
    
    – In fondo’.. ci possiamo divertire insieme ‘
    
    – Ma che dici Maddalena’ io”. ‘
    
    Silvia guardò con occhi stralunati l’amica.
    
    – Dico che Alessandro, qui, non &egrave poi così male ‘
    
    Nel parlare mi si era avvicinata poggiandomi una mano sul petto. L’altra invece era scesa al mio inguine, sulla mia evidente erezione, massaggiandola attraverso la stoffa.
    
    – Penso che una piccola variazione sul tema ci possa stare. Vieni Silvia, aiutami ‘
    
    Nel dirlo si era inginocchiata davanti a me e, guardandomi fisso negli occhi, stava slacciandomi la cintura.
    
    Beh, in fondo era quello che volevo no? Attesi che mi calasse i pantaloni e mi esponesse l’uccello senza staccare i miei occhi da lei che sorrideva invitante. Appena fui nudo lo prese in mano saggiandone la consistenza.
    
    – Niente male”..ma vediamo se possiamo fare meglio ‘
    
    Con la lingua percorse l’asta dalla base alla punta, insistendo alla base del glande, lì dove ero più sensibile, poi aprì le labbra e fece entrare la punta iniziando a succhiare.
    
    In breve mi ritrovai alla massima erezione, l’asta lucida di saliva su cui scorrevano le sue labbra.
    
    Si fermò per riprendere fiato ...
    ... e ancora invitò l’amica:
    
    – Vieni Silvia, vieni qui’. ‘
    
    – Io” io non so come fare” non mi piace”’ –
    
    Pur titubante Silvia si inginocchiò di fianco all’amica che le porse l’uccello teso.
    
    – Mi hai detto che l’hai fatto da ragazza, non &egrave diverso, prova ‘
    
    – Ma &egrave stato tanto tempo fa’.. non mi piace’.. non mi piace ‘
    
    Maddalena non parlò, invece baciò Silvia intrecciandone la lingua con la propria e, facendolo, mi tirò fino a che la cappella gonfia di sangue non fu a contatto con le labbra di entrambe. Dall’alto vidi la faccia sorpresa di Silvia al contatto, l’opposto di quella di Maddalena che, invece, pareva partecipare entusiasticamente giostrando la lingua tra la cappella e le labbra dell’amica.
    
    Giocò così per un minuto, continuando a tirarmi verso di loro, e alla fine l’ebbe vinta.
    
    Silvia sporse la lingua timidamente verso il mio uccello, la passò lesta come un fulmine sulla pelle setosa e la rituffò tra le labbra di Maddalena, poi la sporse ancora, questa volta per più tempo, imitando Maddalena che dall’altro lato la passava tutta intorno stringendone la punta tra le loro labbra. Io ero emozionatissimo, sapevo di non dover parlare per non interrompere quel momento magico, che affidandomi a Maddalena avrei fatto bene. Così fu: con una mano le prese la nuca mentre con l’altra reggeva l’uccello, spinse fino a che le labbra di Silvia urtarono, chiuse, la cappella. Insisté forzandone l’apertura e mi trovai con metà della cappella tra le labbra di ...
«1234...»