1. La felicità


    Data: 10/10/2020, Categorie: Cuckold Etero Lesbo Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    ... in quel momento mi spinse giù. Venne sopra di me strusciando le sue fantastiche tette sul mio cazzo e senza togliersi le mutandine si impalò a colpo sicuro sul mio cazzo senza mai smettere di guardarmi.
    
    Non si era tolta le mutandine, ma non c’erano ostacoli alla penetrazione, ci misi un po’ a capire perché…diamine ero un po’ come lo stupido del villaggio in quel momento: talmente sconvolto da non capire niente o quasi.
    
    Il corpo di Angela che mi rimbalzava addosso, le sue spinte ritmiche e le sensazioni che mi dava la sua figa mi svegliarono del tutto. Quando ormai non se lo aspettava più le afferrai saldamente il culo e trasformai le mie mani in due artigli di acciaio…era il mio turno, ora toccava a me.
    
    «Ti sei divertita a guardami imbambolato, eh?»
    
    «Non puoi…neanche…capire quanto..sia stato..ohhhh..bello vederti imbambolato a fissarmi…siiii…balbettavi ..come un idiota» mi disse lei con gli occhi chiusi e le mani sul mio petto tra un saltello e l’altro
    
    «Beh, ora tocca a me diveritrmi» le dissi e cambiai ritmo…cominciai a infilarla di forza dal bacino mentre la sbattei più forte che potevo su di me facendole strusciare con cura il clitoride ad ogni affondo. La bocca semi aperta, la testa reclinata all’indietro le inconfondibili contrazioni dell’orgasmo, stava venendo
    
    «Ohhhhh!!! Siiiiiiiii!!!» esplose verso il soffitto, era il mio momento. La afferrai e la sollevai di peso, la sistemai a pancia in giù sul letto, la posizione perfetta, era come muovere un ...
    ... corpo morto. Le sollevai il culo e senza chiedere affondai dentro di lei di nuovo
    
    «Ahhh!» era sorpresa e si girò a guardami
    
    «Ora tocca a me!» cominciai a spingere dentro di lei affondando completamente in lei che, sfinita, ricadde sul letto con la faccia affondata tra le lenzuola.
    
    «Ma…vuoi…oh cazzo…sfondarmi?» mi chiese mentre al penetravo sempre più velocemente. Dentro di me sorridevo come un idiota, mi sentivo uno stallone da film porno, ma sapevo benissimo di non poter continuare per molto, l’orgasmo mi stava già montando dentro.
    
    «Sto per venire! Sto per venirti dentro!»
    
    «Oh siiii!!! Vienimi dentro! Voglio sentirti dentro di me!» furono le parole magiche che mi devastarono peggio di un uragano, venni dentro di lei con un grugnito di liberazione come se mi fossi liberato di un peso, un peso fantastico devo dire. Mi lascia cadere sopra di lei ed esausto rovinai di fianco steso, come si dice a roma, a quattro di spade. Ero esausto e con il fiatone, gli occhi chiusi e un sorriso abbozzato sul viso, mi sforzai di voltarmi a guardare Angela e al vidi ancora lì, con la bocca semi aperta e un filo di saliva che la legava al lenzuolo, le ginocchia ancora piegate, non si era ancora ripresa ed era rimasta nella stessa posizione in cui le ero venuto dentro. Poco a poco anche lei riprese coscienza con il mondo esterno e i suoi occhi incontrarono i miei, a fatica si poggio sui gomiti e si sdraio poggiando la sua testa sul mio petto, presi la coperta e la sistemai sopra di noi ...
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