1. La felicità


    Data: 10/10/2020, Categorie: Cuckold Etero Lesbo Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    ... fissai un po’, poi le presi i capelli in disordine e le feci una cippolla fissandola con un incisore per torte.
    
    «Vai e seducila»
    
    «Grazie» e si alzò sulle punte per darmi un piccolo bacio. “Magari me ne liberi” pensai tra me
    
    Al primo tentativo non centraì la toppa di casa, mi ero alzato troppo presto e avevo dormito troppo poco. Mi sforzai di concentrarmi sulla chiave e la serratura, questa volta azzeccai il buco e feci centro. Buttai la borsa per terra e cercai di raggiungere il letto, neanche tempo di sedermi e togliermi le scarpe che sentì il trillo del telefono, lo fissai un attimo e non so per quale motivo lo afferrai. C’era un video, lo aprì e riconobbi subito il tatuaggio di Samantha. “Avevi ragione! È fantastica! Grazie!” con un cuoricino alla fine, testo scarno ma pieno di significato. Vanessa si stava divertendo con Samantha e io mi ero liberato di una bella gatta da pelare, mi sdraiai pronto a riposarmi, ma sentì la voce di Angela
    
    «Non penserai di dormire, vero?- mi sollevai e la vidi entrare nella stanza. Il mio cazzo si svegliò all’istante- Non sarai così stanco da non potermi scopare, vero?» Stava lì davanti a me con solo la guepiere blu che le avevo regalato io e una faccia da pura troia, non avrei dormito molto presto.
    
    «Angela, tesoro! Che ci fai qui?»
    
    «Sono entrata in casa tua per farti una sorpresa, non si vede?» mi disse avvicinandosi al letto gattonando. La vista del suo culo incorniciato dal quel piccolo filo di tessuto che era il ...
    ... perizoma mi fece scattare sull’attenti il cazzo e perdere quel briciolo di lucidità mentale che mi restava. Riuscì appena a sentire
    
    «Con le chiavi che mi ha dato Samantha» mi rispose lei mentre saliva sul letto a gattoni
    
    «Samantha! Ma…»
    
    «Si, mi ha detto tutto» disse lei cominciando a baciarmi le labbra e strappandomi letteralmente di dosso la camicia. Cercavo di risponderle nei pochi momenti in cui avevo la bocca libera, ma la concentrazione era poca ora che era passata a sbottonarmi i pantaloni
    
    «Di…cosa…stai…parlando…amore? Ohhhhh» sospirai alla fine quando mi prese in bocca il cazzo. La sensazione di calore era fantastica, stavo perndendo ogni minima capacità mentale. Come poteva farmi questo effetto? Semplice. Fissavo un culo piccolo e sodo fin quasi all’inverosimile stretto in un perizoma blu mare mentre il mio cazzo era letteralmente fagocitato dalla sua bocca e accarezzato dalla sua lingua. Angela non aveva le labbra da capogiro di Samantha, ma in compenso possedeva una lingua con una mobiità assurda, aveva la dannata capacità di disegnare dei complessi arabeschi sul mio cazzo da farmi perdere ogni minima cognizione del tempo e dello spazio. Ero già andato in ecstasi, quando si fermò all’improvviso e si alzò, mi fissava intensamente negli occhi e senza mai distogliere lo sguardo si sgancio il bustino gettandolo via. Il mio sguardo fu calamitato dalla sua quarta abbondante soda come il marmo, mi appoggio la mano sul petto che io inebetito fissai, alzai lo sguardo e ...
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