1. Unione inusuale


    Data: 10/10/2020, Categorie: 69, Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Adesso si potevano notare che i tavoli del bar erano vuoti, gli orli delle tovagliette sfarfallavano qua e là trasportare dalla brezza insistente, mentre quel vasetto di fiori collocato di sopra manteneva ben assicurato il centro della tovaglia salvaguardandola, intanto che la giovane e deliziosa cameriera stava sgombrando un tavolo accanto. Lui, invero, la stava esaminando da un po’ di tempo, eppure lei assai affaccendata e zelante qual era non posava gli occhi su di lui, essendo peraltro molto indaffarata nello svolgere il suo lavoro, per accorgersi dei suoi occhi manifestamente caparbi, indagatori e irriducibili.
    
    La bevanda che lui stava degustando era fresca e a ogni sorso il ghiaccio tintinnava all’interno del bicchiere sempre più vuoto, la cameriera era un’adorabile ragazza, molto cordiale e riguardosa, giacché faceva pensare a un persona buona, aveva le mani aggraziate e le unghie corte senza smalto, ma senz’anelli alle dita. La coda di cavallo dei suoi capelli dondolava pomposamente solleticandole il collo nudo, lui l’aveva sovente adocchiata, perché ci passava spesso la mano. La maglietta bianca era soffice e pratica, mentre quei jeans scoloriti e stretti terminavano verso il basso con una bizzarra sagoma. Lei non aveva nessun tipo di trucco, la pelle del viso era chiara e le guance appena colorite, le labbra erano ben disegnate e polpose, gli occhi verdi rammentavano i prati dei paesaggi delle alpi. La musica che proveniva dall’interno del bar gli sembrava ...
    ... un’intonazione melodiosa eccellente assieme a quel volume assolutamente garbato ed equilibrato. Lei lo adocchiò e sorrise, gli stava domandando se volesse gradire qualcos’altro, lui rapidamente contraccambiò il sorriso pensando che quel che avrebbe anelato non era di certo in cessione dentro quel bar, in tal modo le pretese il nominativo, lei in maniera semplice e diretta le rispose di chiamarsi Lucia.
    
    Dopo essersi appurata che non desiderava nient’altro celermente si scusò e si ritirò all’interno del bar, lui la seguì con lo sguardo e la vide voltarsi sullo scalino dell’ingresso per salutarlo ancora, terminò la sua bevanda rimuginando con la voce bassa che l’avrebbe ben presto rincontrata. Quell’amabile e cortese ragazza lo aveva davvero seriamente ben impressionato intrigandolo, lei talmente fine e piacente nei suoi modi, tanto differente e originale dalla maggior parte delle ragazze che lui aveva costantemente incontrato. Lui si era ripresentato parecchie volte al bar, ma sfortunatamente non l’aveva più incontrata, chissà, proprio quest’aspetto lo aveva fatto intestardire ancor di più. Lui voleva tenacemente conoscerla, sarebbe tornato ben volentieri in quel locale, se non l’avesse vista allora avrebbe educatamente reclamato di lei, perché avrebbe di certo scoperto qualcosa. La settimana successiva si ripresentò nuovamente in quel bar, era un pomeriggio torrido leggermente ventilato e le tovagliette stavolta erano saldamente ben immobilizzate al tavolo come in una fotografia. ...
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