1. Racconti trucidi : rieti - mirna e la discoteca dei rumeni (1)


    Data: 08/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: ZioPaolo, Fonte: Annunci69

    ... ad accompagnarmi e siamo andati.
    
    Non nascondo che quando siamo arrivati alla discoteca non sapevo nemmeno io cosa volevo, ero inquieta, un po’ nervosa e molto tesa. Dopo un po’ decisi di andare a ballare, da sola perché lo Zio Mario non ama questo tipo di musica (non è più un ragazzino, ha quasi 60 anni ed è rimasto ai balli lenti…). Stessa scena dell’ altra volta, stessi approcci e, questa volta, molta più disinvoltura da parte mia. Ho accettato di buon grado gli approcci di tutti, mi sono lasciata sfiorare (all’ inizio) e poi toccare da tutti e quando il gioco cominciava a farsi un po’ pesante ho scelto i due ragazzi che più mi piacevano. Con loro mi sono appartata un po’, mi sono lasciata baciare e toccare un po’ dappertutto e, soprattutto, avevo voglia che mi baciassero con la lingua ben a fondo nella mia bocca.
    
    Poi mi hanno portato in bagno: questa volta avevo una minigonna e un tanga, per cui non c’ era nessun impedimento. Non ci sono stati preamboli, uno mi ha fatto piegare e mi ha messo il cazzo in bocca, l’ altro ha cominciato a scoparmi alla pecorina. Era bello avere due cazzi a disposizione, questa volta facendo molto di più di una sega! Quello dietro mi pompava a ritmo forsennato, io spompivavo l’ altro meglio che potevo. Ero abituata a fare dei placidi e comodi pompini al mio ragazzo e allo Zio Mario, per cui avere un cazzo in bocca mentre un altro mi pompava da dietro mi rendeva un po’ difficoltosa la cosa.
    
    Comunque dopo un po’ il primo mi ha ...
    ... sborrato in bocca, mi ha riversato tutto e se ne è andato senza dire una parola. L’ altro mi ha montato ancora per qualche minuto, gli ho detto di non venirmi dentro per cui anche lui mi ha messo il cazzo in bocca e l’ ho finito come ben sapevo fare!!!
    
    Quando tornai al tavolo lo Zio Mario mi guardò sornione e mi disse solo: “Monella!”, poi parlammo del più e del meno; venne il momento dei balli lenti, lui, ovviamente, mi invitò e facendomi sentire tutta la forza della sua erezione passò tutto il tempo toccandomi il culo e baciandomi con passione. Decidemmo di andare finalmente a casa ma al momento di salire in auto mi accorsi di aver dimenticato la mia borsa; rientrai nella discoteca, chiesi ad un inserviente-buttafuori se aveva visto la mia borsa e lui i accompagnò in uno sgabuzzino che serviva come ripostiglio e luogo di emergenza.
    
    “Io ti ho visto prima con quei due ragazzi!” mi disse. “Anch’io voglio avere qualcosa!” Rimasi sorpresa, non sapevo cosa fare: in un attimo pensai a mille cose, che potevo fare uno scandalo, che avrei generato un parapiglia, che lo Zio Mario si poteva arrabbiare, che potevamo avere addirittura problemi con la polizia. Una specie di delirio dal quale decisi di uscire nella maniera più rapida: lo spinsi nello sgabuzzino, mi accovacciai, gli tirai fuori il cazzo e cominciai a succhiarlo. Ormai con l’ allenamento che avevo fatto quella sera ero super-esperta e lo feci godere molto in fretta. Per quella sera avevo fatto il pieno di sborra….ed ancora ...