Massaggio speciale - Racconti Erotici

Massaggio speciale

... il centro massaggi i suoi spazi erano completi ma che se avesse voluto la avrebbe raggiunta presso la sua camera verso le 21, dove avrebbe potuto praticarle il trattamento.

Anna rimase stupita dalla cosa. In camera mia alle 21? Si domando, mentre tutta una serie di considerazione le fluivano velocemente nella testa.

Antony parve capire il suo disagio e avvicinandosi leggermente le disse “In camera sua posso praticarle anche un prezzo estremamente molto più conveniente “.

A quel punto Anna acconsenti. Cosa mai può accadere all’interno di una struttura così ben organizzata e poi magari con il piccolo risparmio mi permetto altri massaggi.

Si salutarono con la promessa di rivedersi alle 21.

Il resto della giornata scivolò tranquilla. Si godette l’imbrunire sulla spiaggia e l’accendersi delle luci che davano all’intero complesso una luce magica. Cenò e dopo aver bevuto un caffè lungo all’americana, presso il bar limitrofo alla piscina. Sali nella sua camera.

Rimise in ordine letto e alcune cose che erano sparpagliate per la stanza. Pensò fosse importante dare al tutto un aspetto funzionale, più indicato ad un trattamento estetico. Controllò l’ora e visto che mancavano ancora alcuni minuti alle 21, fece una doccia.

Per comodità rimase con solo le mutandine sotto l’accappatoio e quando sentii bussare alla porta con solo quello addosso, andò ad aprire.

Antony si presento con un abbigliamento comodo ma diverso dal pomeriggio, comunque con in mano una borsa. ...

... Immaginò ci fosse l’occorrente per il massaggio.

Lo fece accomodare le lui, chiese di potersi lavare le mani.

“Intanto si sdrai sul letto, arrivo subito”, le disse con tono quasi distaccato.

Solo allora Anna, mentre si tolse l’accappatoio si rese conto di essere in una camera, sola, quasi completamente nuda, con un uomo.

Fu un fugace pensiero. Antony era pronto per il trattamento speciale.

Da subito Anna si accorse di quanto il massaggio di Antony fosse diverso dal pomeriggio.

Le mani si movevano più velocemente.

Le dita non affondavano alla ricerca delle fibre muscolari da rilassare ma sembravano danzare, quasi solleticare la pelle.

Era un’altra cosa. Dopo alcuni minuti al termine di un lungo passaggio sulla parte inferiore delle gambe, le sue mani incominciarono a risalirono lentamente lungo la parte interna della gambe.

Dopo i polpacci, l’interno delle cosce. Un incedere di risalita lento, che portava le dita in un punto di risalita alcuni centimetri più su ad ogni passaggio.

Anna inizialmente provo un leggero disagio a quella sensazione, ma poi si accorse che questo continuo danzare le stava procurando un piacere che lei aveva ormai dimenticato.

In un attimo di pudore il suo corpo diede un impulso che Antony comprese.

Le sue mani all’atto dell’ennesima risalita non si fermarono e le sue dita si fecero strada attraverso le mutandine di Anna.

Anna senza quasi rendersene conto, divarico leggermente le gambe ed infine con gemito cedette e ...