1. Io, una stronza lesbica innamorata


    Data: 06/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69

    ... ululò il suo ennesimo godimento spasmodico, allora le impedii di continuare a gridare, sovrapponendomi a lei e tappandole la bocca con la mia fica depilata, grondante umori che succhiò dissennatamente. Ciucciandole il clitoride, in preda a un orgasmo mai provato prima, intinsi il medio nel lago dei suoi scivolosi liquidi vaginali, quindi le appoggiai il polpastrello sulle ragadi anali, Cleta dilatò lo sfintere e per farmi capire che gradiva quell’attenzione contraccambiò il mio stesso gesto. Continuammo a divorarci le fiche scopandoci il culo, trascinate dagli speciali orgasmi che riescono a procurarsi soltanto le persone che si amano. Alla fine, appagate ed esauste giacemmo coricate, baciandoci e leccandoci le labbra e le lingue profumate dalle nostre intime secrezioni. Quando Cleta si alzò per andare in bagno a orinare, la precedetti e sedendomi sulla tazza attirai la sua fica sulla mia faccia, lei intuì ciò che volevo, allento la vescica e la sua piscia m’inondò il viso, mi riempì la bocca, mi colò fra i seni, mi scaldò il clitoride che strofinai per procurarmi un nuovo piacere, intanto che l’orina fra le natiche mi ...
    ... bagnava l’ano che contraevo e rilasciavo per godere del piacere che procurava alla parte più sensibile dello sfintere. Quando il liquido finì di sgorgare aspirai tutta la sua fica nella mia bocca, succhiando fino all’ultimo rimasuglio di ciò che conteneva.
    
    «Battezzami con la tua piscia amore, come ho fatto io con te!» Mi disse Cleta, ormai completamente schiavizzata dalla sua nuova dimensione saffica.
    
    Scavalcai il bidè, appoggiai le natiche alle piastrelle, Cleta si sedette sul sanitario, allargò con le dita le piccole labbra della mia fica, accostò la bocca aperta a foro dell’uretra ed io iniziai a pisciare lentamente aumentando il flusso gradualmente fino a inondarla, allora alzò riconoscente lo sguardo innamorato per incontrare il mio, stregato da lei. Preparammo il bagno, ci lavammo reciprocamente e mentre tornavamo a letto tenendoci per mano mi disse:«Adesso so perché da quando ho divorziato non ho mai più voluto avere nessun contatto con gli uomini… aspettavo te!» Ci coricammo e lei tenendomi abbracciata mi racconto che cosa era successo la volta in cui Giorgio le aveva dato lo smalto alle unghie dei piedi.
    
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