Festa di Halloween al liceo Bernarda La Pregiata - Racconti Erotici

Festa di Halloween al liceo Bernarda La Pregiata

... batterle più veloce, mentre Angela la costringe a sollevarsi e a seguirla verso la porta.

Il professore &egrave ancora immerso nel suo libro di fronte ad una classe completamente assente, e mentre si fa trascinare fuori dall’aula Michela non riesce a staccare gli occhi dalle caviglie della sua migliore amica.

“Perché siamo uscite?” chiede Michela.

Per un attimo ha temuto e al tempo stesso sperato che Angela volesse portarla in bagno per baciarla.

Michela a letto non &egrave che dorme; fa due cose: sognare la sua lingua avvolta attorno alle caviglie della sua amica Angela Maugeri e pisciare.

Ha ricominciato a fare pipì a letto dopo la morte di sua madre, e quando la sua sorellona si &egrave sposata ed &egrave andata via di casa, abbandonandola alle cure di quel coglione di loro padre, la cosa &egrave diventata più frequente.

Da quando conosce Angela, poi, si sveglia bagnata anche quando non si &egrave pisciata addosso.

“Non lo hai capito? Quelle due stronze stanno andando dalla direttrice! Sicuramente vogliono rompere il cazzo per la festa di Halloween! Dai, andiamo anche noi!”

Quella mattina avevamo appeso i volantini per la festa di Halloween.

Angela era stata molto ponderata nell’uso delle espressioni; non aveva parlato di

, ma di

; non aveva parlato di

, ma di

. Non aveva parlato di

, ma di

. E quando ...

... parlava di

era tacitamente inteso che si potevano portare amici e simpatizzanti.

“Allora &egrave per questo che siamo uscite…” balbetta Michela accennando un sorriso che le illumina il volto da gattina bagnata e pisciona, ma carina fino all’inverosimile.

“Su, muoviamoci” dice Angela e la prende di nuovo per mano, e Michela si fa trascinare, senza trovare le parole per dirle che le sue ballerine sono leggermente impolverate e che se vuole può pulirgliele lei.

C’&egrave di nuovo l’altezzosa Silvia Visconti e c’é di nuovo anche la biondina Alessia Mantovani, e sono tutte e due in piedi di fronte alla porta della direttrice, ad aspettare diligentemente che la luce rossa si spenga dando loro il via libera per entrare.

recita la targhetta in ottone applicata alla porta dell’ufficio.

“Che cosa ci fate voi qui?” chiedono all’unisono quelle della Minoranza Cattolica.

“Credo che siamo qui per lo stesso motivo, no?”

Le due stronzette puritane guardano Angela e Michela con tale identico disprezzo da apparire come sorelle. Angela dice che sono così acide perché non hanno ancora mai preso un cazzo, e che quando lo prenderanno lasceranno perdere tutte queste fesserie religiose e cominceranno a volerne di più.

“E’ per questo che organizziamo questo genere di feste”

La luce rossa si spegne e la serratura della porta si apre con un clac.