1. festa di lurea


    Data: 05/10/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardò le sue compagne, ma soprattutto guardò Alessio che, nella fretta di tirare fuori il pisello si era un po’ incasinato ed ora una macchia umida si presentava sul davanti dei calzoni finché non riuscì ad estrarre l’arnese che già stava pisciando.
    
    Giorgia si sfilò le mutandine zuppe di urina
    
    ‘Beh raga’, a me è andata male, ma vedo, che tranne a Sara anche a voi non è andata del tutto bene, aspetta che me ne scappa ancora un po”’
    
    Giorgia con la gonnellina sollevata si flesse un po’ sulle ginocchia spingendo indietro il culetto rotondo e si spremette per far fuoriuscire l’urina, ma così facendo cacciò anche una sonora scorreggia
    
    ‘Raga’, non vi scandalizzate, le scoregge le facciamo tutti’
    
    ‘Sì, ma questo era un tuono’
    
    Disse Alessio che, col cazzo fuori dai calzoni continuava ad emettere un flusso sottile e costante di piscia
    
    ‘E che hai, una superproduzione?’
    
    Giorgia si avvicinò e prese in mano il pene di Alessio
    
    ‘Vediamo questo famoso cazzo di Alessio, non l’ho mai visto, ma mi hanno detto che è notevole’., hurca, e quant’è trenta centimetri? Io sono piccolina se mi scopi mi sfondi’ e come fai con Giulia?’
    
    ‘Non sono trenta, sono solo ventiquattro e Giulia li regge bene’
    
    ‘Per me sono sempre tanti, Luigi ce l’ha di diciotto e rischia di sfondarmi quando ci dà dentro, e voi che ne dite ragazze?’
    
    Milena si avvicinò e soppesò l’arnese che aveva smesso di ...
    ... pisciare e, manipolato, si era fatto duro
    
    ‘Io sono più robusta di te, lo reggerei, Giovanni ce l’ ha più corto, ma più grosso, e tu che ne dici Sara?’
    
    Sara arrossì un po’, ma non voleva essere da meno delle due amiche, prese in mano il cazzo oramai duro, lo soppesò, lo misurò col palmo della mano, lo scappellò
    
    ‘Alberto ce l’ha più o meno così, forse appena più corto, come sapete non l’ho mai provato, non so’.’
    
    ‘Ragazze, se continuate a maneggiarmi così l’ uccello sborro,mi state facendo una sega’
    
    ‘Uh, quanto sei sensibile, vorrà dire che, visto che non possiamo lasciarti in questo stato una sega te la faccio veramente, così sborri nelle mie mutande’
    
    Così dicendo Giorgia afferrò il cazzo di Alessio e gli diede alcune menate, Alessio era già al limite e venne con un getto di sborra che Giorgia intercettò prontamente con le sue mutande bagnate di piscia
    
    ‘Bella produzione, sei da tenere in considerazione, hai il cazzo troppo lungo per la mia vagina, ma è abbastanza sottile, ci farò un pensierino quando vorrò sverginare il culo, beh tieni un ricordo di questa sosta’
    
    Così dicendo infilò le mutande intrise di piscia e di sborra un una tasca di Alessio
    
    Si era fatto ormai giorno, i quattro risalirono in macchina, avevano il fine settimana per smaltire la festa e per divertirsi con i partner, il lunedì, rimesso il camice sarebbero tornati dei seri laureandi in medicina. 
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