1. La tentazione che ti scava


    Data: 01/10/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Le giornate piovose erano sopraggiunte. Oggi, in special modo, Rossella si sentiva ampiamente assente e sbadata, notevolmente distratta da una riflessione e da un timore periodico, dall’impazienza e dal nervosismo di sperimentare saggiando inedite e ignorate emozioni, aspirazioni e bramosie d’avvertire e da mettere in pratica, come dei fuochi artificiali covati fin da troppo tempo né giammai appieno accontentati né soddisfatti. In quell’occasione lei aveva finito tardi in ufficio, s’avvolse alla svelta il soprabito scuro e iniziò ad avanzare velocemente verso la macchina attraversando il parco, nel tempo in cui l’odore dell’erba, delle foglie bagnate, delle piante e dei pini s’insinuava nelle narici e là dentro rimasero conficcandosi sorprendendola piacevolmente, siccome era davvero insolito riscoprire quelle svariate essenze di quei profumi boscosi inspirandoli peraltro all’interno d’un territorio protetto cittadino.
    
    Le pozzanghere erano fangose e particolarmente insidiose, dato che si soffermò riparandosi sotto le fronde d’un grande albero per osservare due cani che si rincorrevano. La pioggia fine e insistente aveva nel frattempo ricoperto la macchina in maniera uniforme e diffondeva alla vernice scura una brillantezza inconsueta e assai elegante, decise a quel punto che non aveva voglia di cenare a casa da sola, pertanto in quell’occasione si diresse in un ristorante che conosceva e nel quale c’era sempre un’aria pacata, anche se quella sera l’atmosfera appariva più ...
    ... attiva e vivace del solito. Attraversò la città guidando lentamente, intanto che il tergicristallo puliva il vetro assieme alle gocce della pioggia, che spostandosi rischiarava la sua vista sulla strada lucente, giacché in quell’attimo avrebbe voluto che facessero chiarezza, comprensibilità e limpidezza anche nei suoi desideri, peraltro smorzati e fin troppo sopiti fino a quel momento. Rossella era alla ricerca d’un fresco e novizio motivo, per poter dare radicalmente una svolta alla sua vita. Lungo il largo viale camminando a ridosso del muro per non bagnarsi troppo arrivò all’entrata del ristorante, il grande locale era da tempo affollato, repentinamente le fu indicato dal cameriere un tavolo quasi in mezzo alla sala, lo adocchiò, le piacque, poiché da lì avrebbe avuto modo di guardare facilmente da ogni parte. Si tolse il soprabito, si sedette e rimase qualche istante come incantata fissando il menu, poi iniziò a guardarsi intorno.
    
    Le vetrate che s’affacciavano verso la strada erano bagnate, però non tanto da non riuscire a scorgere la figura d’una piacente donna che da qualche istante aveva attratto irrimediabilmente la sua attenzione. Era una donna alta, slanciata, con i capelli ricci e neri, cosparsi dalle gocce della pioggia, indossava un soprabito di pelle nera, una gonna attillata e alti stivali che avvolgevano le lunghe gambe, lo sguardo attento, incisivo e quegli occhi scuri che si erano incontrati con quelli di Rossella per un interminabile momento. Lei lo seguì ...
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