1. Palazzo Sofia: Causa ed affetto. Parte prima


    Data: 01/10/2020, Categorie: Autoerotismo Lesbo Autore: Pinus74, Fonte: RaccontiMilu

    ... perizoma nel cestino della biancheria sporca in camera mia. Sono tornata dopo poche ore e per caso ho notato che non era chiuso bene. L’ho aperto per controllare e ho notato che il perizoma era sporco ma non solo di me.
    
    ‘Ma dai’
    
    ‘Si.. Tre belle macchie grosse collose grandi come due monete da due euro, si sovrapponevano a quelle dei miei umori.’
    
    ‘Ma non gli hai detto niente?’
    
    ‘Cosa vuoi che gli dica &egrave un uomo… &egrave un porco.’
    
    ‘Non tutti gli uomini sono dei porci’
    
    ‘Tutti..’
    
    ‘La loro porcagine ogni tanto gioca a nostro favore.’
    
    ‘No lascia perdere…&egrave una partita persa.’ Mi incalzò.
    
    ‘Hai mai fatto l’amore con un uomo?’
    
    ‘Si, quando ho perso la mia verginità con un amico di mio padre, il giorno prima dei miei diciotto anni’
    
    ‘Ma lo volevi… Non lo so sinceramente. Abbiamo brindato al mio compleanno in anticipo, ho bevuto un po. La testa iniziava a girarmi e senza troppi preamboli mi sono ritrovata in mano il suo ‘coso’. Tante volte avevo desiderato un pezzo di cazzo tra le mie cosce.. Ma sai con mio padre era un gran casino. Così mi sono detta ma vaffanculo.. Ho iniziato a masturbarlo un po’ , poi ho incominciato a succhiarglielo. Mi ha afferrato la testa ed a incominciato a scoparmi la bocca. Non potevo fare nulla ero un giocattolo tra le sue mani.
    
    A dirti tutta la verità, essere presa così mi piaceva, sentire i suoi grugniti mentre mi imprecava contro di fatto mi aveva fatto bagnare. Mi sentivo finalmente donna, alla faccia di tutte ...
    ... le imposizioni di mio padre. ‘
    
    Ascoltavo il racconto.
    
    La sua espressione non lasciava trasparire nulla. Proseguì:’ Arrivò il momento della penetrazione. Incominciò a baciarmela ma i peli della sua barba mi davano fastidio. Il lavoro che mi stava praticando mi stava facendo godere, ad un tratto mi ritrovai un suo dito tra le chiappe. Tra lo spumante, i miei ormoni e l’agitazione per quello che mi stava per accadere non ci feci nemmeno caso. Il suo ‘coso’ si puntò tra le mie gambe. Il mio sesso, era pronto ad accoglierlo iniziò piano, poi un colpo secco.
    
    Un strappo.
    
    Il dolore sordo ed improvviso.
    
    Lui dentro di me.
    
    I suoi movimenti sempre più profondi.
    
    Grugniti.
    
    Imprecazioni.
    
    Il mio respiro si faceva sempre più veloce ma non stavo godendo. Era diverso da come me lo ero immaginato.’
    
    I suoi occhi si erano fatti lucidi.
    
    ‘Venne. Sul mio ombelico. Cercò di infilarmelo di nuovo in bocca, voleva farmi ripulire il suo ‘coso’, ma sinceramente vederlo sporco di sangue, dei miei succhi mi fece salire su un conato di vomito.’
    
    ‘Gli vomitasti addosso?’
    
    ‘Si.. Si incazzò come una bestia stava perfino per schiaffeggiarmi, ma poi il suo cellulare suonò. Era mio padre per lavoro. Riuscì così a rivestirmi e a scappare via. Girovagai per la città fino a sera.
    
    Sentivo che avevo sbagliato..’
    
    ‘Non sei tu quella che ha sbagliato.’ L’abbracciai. ‘E lui che &egrave uno stronzo, un lurido bastardo; e da allora non hai mai provato nessun altro uomo?’
    
    ‘No. Non ...
«1...3456»