1. Palazzo Sofia: Causa ed affetto. Parte prima


    Data: 01/10/2020, Categorie: Autoerotismo Lesbo Autore: Pinus74, Fonte: RaccontiMilu

    ... inculata nel profondo. Forse la stavo soffocando, intanto sentivo le sue mani stringermi sempre le chiappe. Le dita dei suoi piedi si muovevano nervose, stava arrivando. Non feci tempo a staccarmi da lei che un getto di lei mi colpì il volto. Non avevo mai visto ‘squirtare’ nessuna donna dal vero, solo una volta sul cellulare di un mio compagno ed ero rimasta meravigliata di una cosa del genere. Lasciai lo spazzolino a terra e mi tuffai su di lei dovevo assaggiarla. Il suo bacino si alzava da terra, guidato dalle contrazioni paurose del suo orgasmo.
    
    Poi ad un tratto tutto finì.
    
    Il silenzio.
    
    Mi alzai di scatto dal suo volto.
    
    La fissai.
    
    Giaceva immobile. Le toccai un spalla.
    
    Nulla.
    
    Inizia a schiaffeggiarla delicatamente.
    
    Nulla.
    
    Era pallida come un morto, mi ricordai solo allora dei rudimenti di primo soccorso. Le alzai le gambe, pregando Dio che si risvegliasse.
    
    Pochi istanti ed aprì gli occhi.
    
    ‘Come ti senti..’
    
    ‘Bene un po’ frastornata… Ma cosa &egrave successo?’
    
    ‘Sei svenuta…’ Le risposi
    
    Fece per alzarsi. ‘Rimani ancora giù’ presi un asciugamano e glielo accomodai sotto la testa. Agata mi osservava.
    
    ‘Cosa e successo Sara’ mi chiese di nuovo.
    
    ‘Sei svenuta te l’ho già detto.. ‘
    
    ‘L’ho capito questo, no parlo dell’orgasmo. Non mi &egrave mai successo una cosa del genere…’
    
    ‘Vuoi dirmi che non avevi mai squirtato prima di oggi?’
    
    ‘Squirt’ che???’
    
    ‘Che hai spruzzato, in altre parole. ‘Indicai le piastrelle del bagno ...
    ... colpite dai suoi umori.
    
    ‘Ma sono stata io?’
    
    ‘Si.. Un po’ mi ha colpito il volto, ma il resto &egrave finito laggiù.
    
    ‘Davvero sono stata io? Ricordo solo che mi sentivo soffocare sotto di te, all’inizio era piacevole ma poi hai incominciato a schiacciare e non riuscivo più a prendere fiato, ho provato a farti male stringendoti i glutei ma tu mi schiacciavi ancora di più. Poi ho sentito un ronzio, l’orgasmo che stava arrivando, gg una sensazione di liberazione e poi il nulla. ‘
    
    ‘Scusami’ mi affettai a dirle ‘ non volevo ucciderti..’
    
    Mi sorrise.
    
    ‘ Se tutte le volte che faremo l’amore finisce così, sarà meglio avere una scorta di sali..’
    
    Le sorrisi io questa volta.
    
    ‘Lo rifaremo vero?’ Mi chiese dolcemente.
    
    ‘Si quando vorrai, dovremmo stare solo attente a Mirko’
    
    ‘Hai ragione. Sai cosa ti dico forse avere Mirko per casa sarà una rottura di scatole, ma l’idea di stuzzicarci di nascosto da lui un po’ mi eccita.’
    
    ‘Agata…ma cosa dici’ si sollevò mentre aveva preso colore. Fissò lo spazzolino di Mirko a terra. ‘Iniziamo subito.’ Raccolse lo spazzolino da terra e me lo passo tra le labbra ancora fradice dei miei umori. ‘Ora tocca di nuovo a me.. ‘ e se lo piantò fino quasi all’impugnatura. Lo annusò. ‘Perfetto’ e lo ripose sulla base di ricarica.
    
    ‘Tu sei una pervertita..’ Le dissi ridendo mentre ripensavo al dildo e a papi.
    
    ‘Io.. Sono quasi sicura che usi il mio intimo per masturbarsi’
    
    ‘Ma va..?’
    
    ‘Si una volta mi ero cambiata ed avevo lasciato il ...
«1234...»