1. Palazzo Sofia: Causa ed affetto. Parte prima


    Data: 01/10/2020, Categorie: Autoerotismo Lesbo Autore: Pinus74, Fonte: RaccontiMilu

    ... e uno parzialmente rotatorio. La fissavo mentre lei era totalmente presa dal darmi piacere. Incominciò a baciarmi con delicatezza il bacino, muovendosi lateralmente fino all’ombelico. La sua mano continuava a masturbarmi mentre la sua bocca mi donava superbe coccole.
    
    Alzò lo sguardo.
    
    Ci fissammo.
    
    ‘&egrave da tanto che ti desideravo…’ Esordì
    
    ‘Ma come…’le chiesi cadendo veramente dalle nuvole.
    
    ‘Si Sara.. Dalla prima volta che ti ho visto, da quando ci siamo parlate per prendere il posto di Susanna la tua ex coinquilina.’
    
    Rimasi ad ascoltarla.
    
    ‘Non era semplice starti vicino, non sai quante volte mi sono accarezzata pensandoti, poi oggi sono entrata e mi sembrava di sognare. Trovarti nuda davanti allo specchio, accaldata. Straboccavi lussuria da ogni poro, mentre la stanza sapeva di te. Non ho resistito, ma mai avrei pensato che tu fossi una di noi. Ti sentito nominare una certa Anna. ‘
    
    Avvampai.
    
    ‘&egrave la tua compagna?’ Mi chiese.
    
    ‘No…’ Non potevo rivelarle che Anna era l’eroina del mio primo rapporto omosessuale: ‘No &egrave una cara amica.’
    
    ‘Allora no se ne avrà a male se…’ Tolse il flacone e incominciò a baciarmi la fessura. Rapidi colpi di lingua sul clitoride mi facevano sobbalzare mentre le sue mani avevano raggiunto il mio sedere. Mi sentivo desiderata, rapita da quelle unghie piantate nella mia carne.
    
    Mi stava facendo sua ed io ero incapace di oppormi.
    
    Serrai le palpebre, mentre un suo dito aveva incominciato a penetrarmi da ...
    ... dietro. Pochi minuti e le scaricai in bocca i fiumi della mia lussuria.
    
    Agata leccava avidamente. Mi sentivo stremata. La guardai era giunto il mio momento.
    
    La spogliai. Il suo corpo era bello, sodo grazie alle molte ore passate in palestra. Il suo sesso completamente depilato, era perfetto. Le sue labbra rosa chiedevano solo di essere baciate. La feci coricare per terra. Mi posizionai sopra di lei ed attesi che la sua lingua cominciasse a lavorare sotto di me. Solo allora feci caso allo spazzolino di Mirko. Giaceva sulla base di ricarica. Lo afferrai pronto ad essere il mio asso nella manica. Mi avventai con il viso su quelle labbra rosa. Rimasi inebriata dal profumo del suo sesso. Iniziai a baciarla, la mia lingua a breve incominciò a torturare ogni millimetro della sua intimità. Gemeva. I suoi succhi mi stavano colando lungo le guance. Sentivo i suoi muscoli interni contrarsi, stava arrivando. Alzai solo la testa, brandì lo spazzolino elettrico. Lo accesi ed un sordo ronzio si insinuò tra i nostri respiri. Appoggiai la parte opposta alle setole sul suo clitoride e incominciai a stuzzicarla. Il suo respiro si era fatto sempre più frequente mentre i suoi gemiti erano quasi divenuti una sorta di ululato.
    
    Continuai ad insistere. La sua lingua mi stava lavando il buco del culo, che stavo cercando di rilassare per permetterle una sorta di penetrazione.
    
    Agata capì e mi infilò la lingua fin dove poteva. Incominciai a schiacciarmi contro il suo volto, bramosa di essere ...
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