1. Il vu cumpra che non ti aspetti


    Data: 30/09/2020, Categorie: Trans Autore: Lucreziaborgia62, Fonte: Annunci69

    Ero sola in quel periodo. Per motivi di lavoro mi ero trasferita per un periodo a Misano Adriatico, dove non conoscevo nessuno e nessuno conosceva me e soprattutto la mia doppia vita. Lo cosa era molto eccitante per me, essere libera quando volevo di trasformarmi in Lucrezia e vivere la mia femminilità appieno senza paura di essere in qualche maniera riconosciuta. Quando non ero al lavoro ero praticamente sempre en femme, uscivo anche per fare dei normali giri, come na signora di mezz'età e come tale mi accorgevo di essere osservata dagli uomini e la cosa ovviamente mi piaceva. Sono stata sempre burrosa e dotata di seni naturali che contribuivo ad esaltare indossando dei reggiseni che li valorizzavano, sotto abiti sempre abbastanza attillati che mettevano in mostra anche il mio bel culo e le mie gambe che svettavano sempre su scarpe rigorosamente con tacco a spillo dai 10-12 cm. Insomma che vi devo dire mi sentivo una grande gnocca, sapete, di quelle signorone che capita d'incrociare per strada e che ti fanno mandare il sangue al cazzo, per quanto ti trasmettono eccitazione, non tanto per la loro bellezza ma per il grado di eccitazione che trasmettono con il loro corpo.
    
    Ovviamente mi ero creata un bel giro di maschi ch regolarmente venivano a trovarmi a casa e con i quali mi divertivo molto. Ma un sabato mattina ci fu un incontro che proprio non mi sarei mai aspettata di avere. Ero in casa che stavo sistemando e pulendo, indossavo una vestaglia di seta nera, sotto avevo ...
    ... un perizoma dei sandali da casa con tacco a spillo 10cm, ovviamente truccata, quando squilla il campanello di casa, vado alla porta e dallo spioncino vedo chi è, non aspettavo nessuno perciò ero sorpresa di quella scampanellata, quando vedo fuori un venditore ambulante di colore, devo dire niente male con due bei baffi alla messicana; già sentivo il culetto che si bagnava perciò aprii, e mi mostrai chiedendo cosa volesse, manco a farlo a posta il tipo sgranò gli occhi e impacciato mi chiese se volove comperare qualcosa. Io guardando la mercanzia e soprattutto lui, gli dissi che non mi interessava acquistare nulla.
    
    Eravamo a giugno e l'estate era già esplosa ed erano giornate molto calde, ed gli odori dei corpi si facevano sentire e devo dire che lui emanavo un forte odore, che però stranamente al solito, mi faceva eccitare moltissimo. Fissandolo gli chiesi se voleva un bicchiere d'acqua per rinfrescarsi e lui con un sorriso mi disse di sì, allora lo invitai ad entrare, e lo feci accomodare in salotto, facendogli appoggiare le sue cose per terra. Indossava una maglietta bianca e dei jeans con delle ciabatte, il fisico non sembrava male, mentre gli prendevo un bicchiere d'acqua, gli chiesi da dove veniva e lui mi rispose che era del Senegal e che si chiamava Said. Io tornando e porgendogli il bicchiere d'acqua gli dissi che mi chiamavo Lucrezia.
    
    Mi sedetti accanto a lui e accavallando le gambe mi scosciai, lui me le guardò e mi disse che avevo un bel paio di gambe, io gli ...
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