1. Alessandra, l'assemblea del peccato


    Data: 30/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti

    Il toc toc sulla porta si fermò prima che Alessandra e suo padre potessero essere scoperti. Erano in religioso silenzio, è il caso di dirlo.
    
    Alessandra era ancora inginocchiata, il viso leggermente sporco di sborra e piscio. Suo padre non era riuscito a indirizzare tutto il getto liquido della sua sborra nella bocca e alcuni schizzi le erano arrivati in faccia, qualcuno addirittura nella casta e appena accennata scollatura della camicetta. Entrambi trattenevano il respiro, il rischio di essere scoperti era troppo alto e i guai che ne sarebbero conseguiti non avrebbero mai avuto fine.
    
    Il cazzo di Carlo ciondolava verso il basso attratto dalla forza di gravità.
    
    Cessarono i toc toc sulla porta e d'improvviso non si sentirono più nemmeno delle voci parlottare in lontananza.
    
    Sembrava che nessuno avesse fatto veramente caso a Carlo che entrava in bagno, le sorelle erano assorte nella preghiera, il bagno dei maschi era incredibilmente vuoto. Dovevano correre il rischio e uscire da quella scomoda situazione.
    
    Carlo si sistemò i pantaloni, controllando non ci fossero compromettenti schizzi di piscia o sperma, poi aprì lentamente la porticina e scivolò fuori con passo felpato. Uscì dalla porta principale del bagno e nessuno lo vide, le sorelle del reparto pulizie addette al bagno degli uomini si erano allontanate dalla postazione per andare a prendere dei detergenti e la strada era libera, Carlo ne approfittò quindi per allontanarsi alla svelta senza dare nell'occhio. ...
    ... Alessandra uscì pure lei dalla porticina del bagno e andò subito a lavarsi la faccia nel lavandino. Si guardò soddisfatta allo specchio. L'alito le puzzava ancora di piscio e di sborra, per fortuna aveva sempre con sé delle mentine, come le aveva suggerito un'amica e poté mascherare l'odore compromettente che usciva dalla sua bocca.
    
    Più si guardava allo specchio e più provava un senso di folle soddisfazione nella sua perversa condotta sessuale.
    
    Un pompino a suo padre era già di per sé una cosa inaudita, farlo poi nei bagni della sala assemblee con un migliaio di persone intorno e durante la preghiera iniziale era un atto di per sé eroico oltre che di grande impatto erotico. Decise di aspettare le sorelle del reparto pulizie davanti all ingresso, nessuna aveva probabilmente fatto caso alla sua temporanea assenza.
    
    Aveva ancora un po' dello sperma del padre tra i denti, il sapore sembrava non andar mai via. Si passò le dita sulle gengive, leccò il rimasuglio di sborra che aveva sulle unghie e passandosi la lingua in bocca controllava non ci fosse altro liquido seminale nel suo cavo orale.
    
    Da quando poi il padre aveva seguito il suo consiglio di mangiare ananas più spesso, lo sperma aveva guadagnato un sapore molto più delizioso e non aspro come agli inizi. D'altronde sua madre era una donna fredda e bigotta, non succhiava mai il cazzo al marito, riteneva non fosse onorevole per una testimone di geova utilizzare il membro maschile come oggetto da infilare in bocca. ...
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