1. La Maledetta Cantina - Non solo Storie - Capitolo 2


    Data: 29/09/2020, Categorie: Masturbazione Autore: sardusPater, Fonte: EroticiRacconti

    ... diventando una tortura, piacevole si, ma una vera e propria tortura psicofisica.
    
    In un batter di ciglia avevo il cazzo duro come il marmo, sentivo le pulsazioni aumentare di intensità, la costrizione dovuta ai pantaloni incominciava a darmi fastidio, sentivo la punta della cappella aderire alle mutande, l’ennesima e veloce erezione, infatti, mi lasciò scoperto parte del glande e il contatto diretto stava diventando insopportabile.
    
    Avevo bisogno di liberarmi, non potevo continuare cosi, nel tentativo di trovare sollievo, afferrai con la mano sinistra, la mia asta disposta lateralmente e cercai di liberarmi dal fastidio. Non ci fu cosa più sbagliata! Pessima decisione.
    
    Sono destro di natura, la mano sinistra per me e come se non fosse mia, ma avendo il Kit nella mano destra fui obbligato; involontariamente ma, forse anche no, apri completamente la cappella lasciando tutta la sua delicata superficie a contato con gli slip. Un brivido di piacere attraversò la mia schiena fino ad arrivare al cervello, una scarica di ormoni mi investì in pieno dando vita a quella mano.
    
    Come animata di vita propria in preda a un raptus improvviso, incontrollabile, tipico di chi vuole vendetta, prese possesso del suo oggetto del desiderio. Sembrava fosse consapevole che, in quel momento, poteva soddisfare le voglie represse da anni passati a fare la comparsa. Era lei la protagonista ora.
    
    Non mi opposi e lasciai che la sua stretta avvolgesse la parte bassa dell’asta.
    
    Marta era ...
    ... ancora davanti a me, ora era li in piedi che impugnava un minipimer, intenta a creare una delle sue indescrivibili salse. Mi focalizzai sulla sua mano e sul movimento verticale alternato, seguito da piccole rotazioni che faceva compiere al piccolo elettrodomestico, desiderai essere al suo posto.
    
    Era sensuale nei movimenti, si vedeva chiaramente che metteva amore in quel gesto, è una cuoca provetta e ora stavo capendo il perché, la stavo desiderando, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei e dal suo sensuale movimento.
    
    La volevo. Strinsi la mano ancora più forte e ne presi il controllo, incominciai a seguire i suoi movimenti, il suo ritmo, come in una danza tribale, mi lasciai trasportare dall'eccitazione e incominciai a masturbarmi.
    
    Ero come ipnotizzato, al punto di scordare che ero in bella vista davanti a lei.
    
    Ebbi un momento di lucidità e decisi per evitare ulteriori imbarazzi, ero li proprio per quello, di sistemarmi dentro l’auto, a quel punto metabolizzai che la soluzione migliore era quella di sfogare i miei istinti, avrei risolto la situazione imbarazzante così.
    
    Mi diressi nella parte sinistra della vettura e mi sistemai nei sedili posteriori, ottima scelta i vetri oscurati pensai, mi davano la possibilità di osservare e di non essere visto, quale miglior posizione. Fremevo.
    
    Poggiai il kit sul sedile per poter abbassare la zip dei pantaloni, avevo bisogno di liberarmi, non potevo rischiare di eiaculare dentro i pantaloni, sarebbe stato un disastro, ...
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