1. Esperienza saffica e incestuosa


    Data: 28/09/2020, Categorie: Incesti Lesbo Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... martello per sbattere la mia campana. Falla suonare.’
    
    ‘Mamma sapessi quanto ti ho desiderata. Sei stata l’incubo dei miei sogni. Mi sono masturbato tante di quelle volte che ho perso il conto ed eri sempre tu l’oggetto delle mie voglie.’
    
    ‘Però non sei venuto da me. Hai preferito spararti le ‘pippe-. Hai usato tua sorella come valvola di sfogo.’
    
    ‘Avevo paura di una tua reazione negativa. Se avessi saputo che potevo azzardarmi a dirti che ti volevo credi che mi sarei privato del piacere di chiavarti?’
    
    ‘Non ti spaventa che ti stai chiavando tua madre?’
    
    ‘Perché dovrei spaventarmi? Non sei anche tu una donna desiderosa di affetto.?’
    
    ‘Questo che stai facendo lo chiami affetto? &egrave uno strano modo di mostrare di volermi bene. Tu ti stai chiavando tua madre?’
    
    ‘E allora? Non ci vedo nessun problema. Io ti desidero, tu mi desideri; &egrave quanto basta.’
    
    Lo abbraccio e lo stringo contro il mio petto. Alzo gi occhi e li punto in quelli di mia figlia.
    
    ‘Lo senti tuo fratello? Per lui chiavarsi la mamma non costituisce alcun problema. &egrave un vero porcellino. Grazie per avermi convinta. Te ne sarò sempre grata.’
    
    ‘Mamma non dimenticare che sei anche mia.’
    
    Le sorrido. Avvicino la bocca all’orecchio di mio figlio.
    
    ‘Datti da ...
    ... fare. Fammi vedere di cosa sei capace.’
    
    Non mi deluse. Dal bordo piscina ci trasferiamo nella mia stanza dove mi sbatte di giorno e di notte. Sua sorella non ci segue; ci lascia soli a sollazzarci. Non mi da tregua. Le ovaie non me le frantuma ma l’utero me lo allaga pisciandomi dentro al ventre una quantità impressionante di liquido seminale tanto che, trascorsi due mesi da quel fantastico primo giorno, mi trovai ad essere incinta di un figlio di mio figlio. Fu un colpo tremendo. Informai i miei due amanti del mio stato. Erano entusiasti. Mi abbracciarono e mi riempirono di baci. In un primo momento mi feci travolgere dal loro entusiasmo. Poi incomincia a dirmi che non potevo partorire un figlio il cui padre &egrave mio figlio. Decisi di abortire. Facemmo una riunione di famiglia e dissi loro della mia decisione. Mio figlio, che voleva un figlio da me, sembrò essere caduto in trance. Mia figlia invece diventò una tigre. Mi si scagliò contro. Disse che non dovevo abortire, che dovevo farlo nascere, ci avrebbe pensato lei a prendersi cura dei bambini.
    
    ‘Bambini? Di quali bambini parli? Guarda che quello che sta crescendo nella mia pancia &egrave un solo bambino, non sono due.’
    
    ‘Mamma e quello che sta crescendo nella mia pancia dove lo mettiamo?’ 
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