1. Fratello porco sorella pecora


    Data: 27/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Ades, Fonte: EroticiRacconti

    Mia sorella è famosa per due cose: il carattere di merda e il suo culo perfetto.
    
    Purtroppo è risaputo che è presuntuosa, arrogante e stronza. Non fa distinzioni fra sconosciuti, amici e familiari, lei sa trattare tutti come se fossero a lei inferiori.
    
    Ecco perchè il suo unico pregio è fisico e non caratteriale. Un pregio che però è innegabile,
    
    già quando andava alle scuole medie sentivo i suoi amici elogiare quel culo rotondo, alto e bello pieno.
    
    Lei ora ha 22 anni, non è tanto alta. Ha i capelli castani lisci che le arrivano sotto le spalle, non è esile ma nemmeno grassa, ha una corporatura nella media.
    
    Il seno è abbastanza grande, non ha quelle belle tettone che farebbero girare tutti per la strada però sono lo stesso notevoli. Ma il regalo più bello madre natura glielo ha messo sotto la schiena! Qualsiasi genere di pantaloni indossa quel culo sembra modellato su misura.
    
    Una delle mie poche fortune è quella di poter ammirare quel culo varie volte durante la giornata. Infatti io e mia sorella condividiamo la stessa camera da letto.
    
    Una volta, in camera nostra, usava cambiarsi solo i vestiti, gli slip se li portava sempre in bagno e se li cambiava là dopo essersi lavata. Poi un giorno, di almeno quattro anni fa, mi ha beccato che le guardavo il culo mentre si vestiva. Allora mi chiese con la sua solita simpatia: > e fece un sorrisino tanto perverso che non lo dimenticai più.
    
    Io guardavo il suo culo affascinato, poi gli misi le mani sopra e ricordo ...
    ... che iniziai a palpeggiare quelle chiappe come se stessi impastando la pizza. Poi mi chinai e ci sprofondai la faccia in mezzo. Le chiappe erano belle morbide e lisce. Lei si mosse un pochino strofinandomele bene sulla faccia. Allora premetti il viso bene contro quei cuscini di pelle, proprio in mezzo. La sua figa mi tocco le labbra e il mento lasciandomele bagnate.
    
    Poi mi esortò nuovamente: .
    
    Allora presi posto in piedi dietro di lei. Con una mano le aprii le labbra della figa che, come la mia bocca già aveva appreso, erano belle bagnate e viscide. Con l'altra mano impugnai il mio arnese che era duro come il marmo e lo puntai contro le sue labbra. Mi gustai quel calore che
    
    avvolgeva la mia cappella e poi lo spinsi dentro, più in fondo che potevo.
    
    Lei accolse l'entrata di quel bel cazzo con un lungo sospiro, ero in estasi, penso che mi tremassero anche le mani per tutto quel mix di emozioni: eccitazione, agitazione, libidine....
    
    Il mio cazzo aveva preso un bel ritmo dentro e fuori da quella fighetta bagnata, ma a quanto
    
    pareva non era abbastanza, era proprio una porca, mi spronò a spingere più forte e ad andare
    
    più veloce. Io feci del mio meglio, in realtà pensavo che stavo facendo una degna figura, ma lei di chiese di fermarmi: disse.
    
    Boh, forse non era ancora abbastanza. Comunque mi fermai e subito iniziò lei a muoversi avanti e indietro. Io restavo fermo e lo spettacolo era sbalorditivo, questa maiala sembrava assatanata, teneva una velocità da non ...
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