La puttana del gerarca
Data: 27/09/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Incesti
Autore: Ladygodiva, Fonte: RaccontiMilu
... vestito.
Poi si porto’ una mano dell’uomo al petto, in modo che le solleticasse i capezzoli.
L’uomo, che non credeva ai suoi occhi per poter toccare tanta grazia, la tastava senza ritegno.
Le stringeva le tette, le torceva i capezzoli.
E lei mugolava.
Rossella allora si avvicino’ a lui in ginocchio per aprirgli i pantaloni e tirare fuori un cazzo di dimensioni più che soddisfacenti.
Inizio’ a scappellarlo lentamente.
Era già umido.
Poi gli si avvicino’ e con le labbra carnose accolse la cappella di quel membro.
La bacio’, la succhio’ e poi la prese ancora in bocca.
L’uomo sussultava e mugolava di piacere.
Rossella affondava la sua bocca sul quel cazzo sempre di più.
Era piena fino in gola, ma continuava a succhiare.
Quando l’uomo le venne in bocca, ingoiò tutto e si lecco’ le labbra.
Sapeva che il suo padrone la stava guardando e che ne sarebbe stato contento.
Rossella si ricompose e stava per andarsene, quando senti’ una mano che le tratteneva un braccio.
Si giro’ verso l’uomo a cui aveva appena fatto un pompino e capi’ dal suo sguardo che non ne aveva avuto abbastanza.
Non le diede neanche il tempo di pensare e la trascino’ dietro un muro che si trovava poco distante.
Li’ iniziò a strapparle i vestiti, mentre lei faceva resistenza.
Essere presa con la forza era sempre stata una delle sue più grandi fantasie, ma desiderava che a farlo fosse un vero uomo come Mauro e non un qualunque tizio arrapato che voleva solo dar ...
... sfogo alle sue voglie.
Rossella aveva sottovalutato la forza e la resistenza dell’uomo che aveva davanti, perché mentre cercava di sottrarsi alla presa, lui le afferrò entrambi i polsi e con una mano glieli blocco’ sulla testa.
Con l’altra mano frugava sotto la gonna della donna per aprirle le cosce e le diceva: “Cos’è? Non ti piace? Ma se sei una troia. Mi hai appena spompinato in pubblico ed era vuoi negarmi il piatto migliore?”.
Arrivo’ alle braghe di Rossella, le sposto’ e senza delicatezza le infilo’ un dito nella fica.
La donna tirò un urlo.
“Sei bagnata troietta. E vuoi fare la ritrosa. Dai, che ti piaccio e ti piacerò ancora di più quando ti avrò scopato come meriti”.
Rossella non sapeva cosa fare e si chiedeva dove fosse Mauro e perché non facesse nulla per aiutarla.
L’uomo nel frattempo si stava menando il cazzo per ridargli il vigore necessario e la guardava con una strana luce negli occhi, cosa che spavento’ molto Rossella.
Quando il cazzo gli divenne sufficientemente duro, lo punto’ sulla fica aperta della donna e lo infilo’ lentamente.
“Voglio che tu mi senta tutto e che ti ricordi di come ti ho chiavata”.
Rossella a quel punto capi’ che fare resistenza sarebbe servito a poco e cercò di rilassarsi.
Accolse quel cazzo dentro di se’ e cerco’ di godere del fatto di essere piena.
L’uomo iniziò a fotterla come un forsennato. Troppo veloce perché lei potesse trarne un qualche piacere.
Nella foga le lascio’ andare i polsi e ...