1. Giuse ed Alessandro


    Data: 22/09/2020, Categorie: Cuckold Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... cilindri, che terrai sino a quando sarà necessario, i muscoli diventeranno in parte inelastici. Quando l’uccello uscirà, ed i buchi si chiuderanno, manterranno sempre un foro aperto del diametro dei cilindri.
    
    Così avrò modo di scoparti ed incularti sempre senza fatica. Non avremo bisogno di aspettare la tua eccitazione per scoparti senza dolore. Usò il plurale e questa la diceva tutta sulle sue intenzioni.
    
    La cagna non ebbe da ridire e colse il solo elemento positivo: fare sesso sempre, senza fatica. Giorgio le inserì i cilindri. Regolò le giuste distanze. La fece camminare per la stanza per verificare che tutto fosse ben fatto e fu soddisfatto.
    
    Nel giro di un mese mia moglie avrebbe avuto la figa ed il culo sempre aperti. Gli uccelli sarebbero entrati in ogni occasione senza problemi. Lo svuotatoio era sempre più svuotatoio.
    
    Seppi poi da una conversazione con un suo amico che lo strumento gli era stato suggerito da un magnaccia. Lo utilizzavano per le prostitute che così potevano fare sesso, con i clienti, senza provare dolore in mancanza di lubrificazione dovuta all’eccitazione.
    
    Lui aveva voluto farlo a mia moglie non perché a lei mancasse l’eccitazione del sesso, ma perchè entrasse sempre più nel ruolo di gran troia.
    
    Questo fu l’episodio più infame.
    
    Oltre a quelli raccontati ve ne furono molti altri. L’elemento centrale era sempre il sesso.
    
    Mia moglie era diventa un’ottima svuota cazzo, quello di Giorgio e non solo.
    
    La prendeva in ogni modo ...
    ... desiderasse riempendola di sborra. Faceva specie inquadrare la sua figa o culo dopo il suo “passaggio” . I suoi fori erano voragini. La vedevo gridare e gioire mai stanca delle richieste dell’amante.
    
    Tre episodi mi hanno “colpito” più degli altri. Il secondo vede la mia inconsapevole partecipazione.
    
    Il primo….
    
    Una sera Giorgio si presentò con una voluminosa borsa sotto il braccio. Alla richiesta di mia moglie su cosa fosse disse: una telecamera; voglio immortalare un nostro incontro.
    
    Me lo rivedrò nei giorni in cui non potrò essere con te e mi farò delle gran seghe guardando i nostri amplessi.
    
    Mia moglie comprese il pericolo di un video porno. E se l’avessero visto altri? E se fosse andato in giro? E se…..
    
    Come al solito non servirono a nulla le sue richieste e suppliche.
    
    Giorgio si posizionò nella nostra camera da letto . Piazzò al meglio la telecamera con tanto di cavalletto e poi chiamò Giuse.
    
    Le disse preparati da gran troia. Le fece mettere un reggicalze nere con relative calze, mutandine nere e un reggiseno di pizzo nero. Sul biondo di Giuse l’intimo nero stava molto bene.
    
    Lui si spogliò completamente e si sedette sul bordo del letto.
    
    Accese la telecamera.
    
    Le prime scene riguardavano il pompino che mia moglie, viso alla telecamera, gli fece per alzargli l’uccello. Poi in diretta le fece togliere le mutandine e la fece piegare, sedere alla telecamera, per ben inquadrare i suoi orifizi .
    
    Finalmente si distese sul letto e Giuse, aiutandosi ...