1. L'impero dell'Alba ~ II


    Data: 17/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fairy_land, Fonte: EroticiRacconti

    ... figlia erano estremamente simili per carattere e atteggiamento.
    
    La sua furia svanì per far posto all'adorazione, lei era la vera erede.
    
    Ebbe il ricordo vivido del cazzo dell'imperatore defunto che lo inculava con la stessa foga con cui ora la figlia si stava prendendo il proprio piacere con il suo corpo.
    
    Quei pensieri sapientemente archiviati lo fecero infine venire, schizzando dentro di lei lunghi getti.
    
    Artemisia si inarcò selvaggiamente, e sopraffatta dalla sensazione di sentirsi piena fino a scoppiare emise un urlo soffocato e lo seguì raggiungendo infine l'orgasmo.
    
    Non si scambiarono nemmeno una parola. Nemmeno un saluto. Lei si stava rivestendo, veloce, con movimenti decisi, quasi rabbiosi quando Hudes la fermò “Artemisia siediti, ti prego” lei si girò come punta da un ago e lasciò perdere i lacci del corpetto in cuoio, poi si sedette sul letto dove il reggente l'aveva invitata con un gesto e rimase in silenzio.
    
    “Tuo fratello è un incapace. Un ragazzino che gioca a fare il ribelle invece di prendersi le proprie responsabilità”
    
    Artemisia sbuffò “Non sono la sua tata. Non ho tempo per ascoltare i tuoi sproloqui, spreca il fiato con qualcun altro." Poi si alzò di scatto accennando ad andarsene.
    
    “Io penso che dovresti essere tu a governare” disse poi Huges dopo un lungo silenzio meditativo.
    
    Lei si buttò sul letto e tirò la barba del reggente a se avvicinando il suo orecchio alle proprie labbra “Fai molta attenzione a ciò che dici, perché suona ...
    ... come se tu stessi suggerendo un congiura”
    
    “Pensaci.” Sussurrò lui “lui non merita il tuo amore e la tua dedizione, ma il popolo si.”
    
    Artemisia lo lasciò come se si fosse bruciata la mano guardandolo con gli occhi sbarrati.
    
    “Anche un cieco lo capirebbe, covi il desiderio di lui da tempo immemore. Lo nascondi come amore fraterno, ma lo ami. Non se ne accorgerà mai. Mai si accorgerà di te. Decidi se vuoi essere una sua appendice per sempre o se meriti più di questo.”
    
    “Huges sei un bastardo! Falso e bugiardo!” gridò con rabbia tuttavia una lacrima le era scesa sulla guancia annebbiando quello sguardo blu come le onde dell'oceano.
    
    Era scossa dai brividi, tremava di rabbia e di frustrazione.
    
    La verità è che Artemisia aveva sempre amato il fratello, più di qualsiasi altra cosa.
    
    Più della stessa aria che respirava, anche perchè la possibilità di respirare la doveva a lui. Alhamba le aveva salvato la vita da un'accusa di alto tradimento che era stata fatta alla famiglia adottiva.
    
    Lo ricordava quel ragazzino, ancora alle soglie dell'adolescenza che pronunciava il suo primo discorso dinanzi al Senato riunitosi per decretare la sentenza di morte.
    
    Alhamba l'aveva adottata come sua sorella, il fatto che fossero realmente fratelli di sangue era uno dei segreti dell'impero.
    
    Il reggente la attirò contro il suo petto sorridendo, “Lo so, lo so, Alhamba raccoglierà ciò che ha seminato. Ira e indifferenza.”
    
    Artemisia pianse e in mezzo alle lacrime lo baciò con ...