1. semaforo rosso con mia nuora


    Data: 17/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Black_ink, Fonte: RaccontiMilu

    Eravamo di ritorno dall’aeroporto , la vedevo triste li seduta vicino a me ,avevamo appena lasciato mio figlio a Malpensa partiva in America per due mesi per lavoro , e lei Marzia era li triste nella sua stupenda bellezza persa nei suoi pensieri e nei suoi riccioli biondi!!!
    
    Mi chiedevo come potesse Alberto partire lasciando sola una cosi bella e giovane moglie sposata da pochi mesi che tanti uomini guardavano con morbosità e desiderio quando passava e anche io non lo nego tante volte l’avevo ammirata e desiderata nei suoi atteggiamenti più naturali e spontanei sempre con la massima discrezione senza mai farle capire niente desiderandola in segreto , tante volte l’ho vista crogiolarsi al sole in giardino o al mare fasciata nei costumi che stentavano a contenere le sue grazie mi perdevo nei suoi fianchi sporgenti che scendevano dal giro vita stretto al suo pronunciato sedere pieno e sodo e trattenevo il respiro quando i miei occhi finivano tra le sue lunghe e affusolate gambe , la sua bellezza era evidente l’avevo notata da subito perfino il giorno del loro matrimonio mi sono perso nel suo seno gonfio contenuto appena in quel bustino stretto che lo faceva apparire ancora più grosso e pieno coperto appena da quel velo che nascondeva ben poco , ma quantomeno la rendevano meno peccaminosa in un luogo cosi sacro !
    
    Adesso era li seduta accanto a me nella mia macchina mentre il sole scendeva e la sera si avvicinava col suo imbrunire , vedevo i suoi occhi che si riempivano di ...
    ... lacrime , fu quando ho visto una lacrima solcare il suo bel viso candido che ho capito che era il momento di dirle qualcosa , che dovevo starle vicino e cercare di rincuorarla fu cosi che fermo davanti a un semaforo rosso con fare paterno appoggiando senza malizia una mano sul suo ginocchio le dissi :
    
    -non essere triste Marzia dai due mesi passano in fretta !!!
    
    Lei voltandosi verso di me e facendo un respiro mi disse :
    
    -lo so’ Mario ma io sono sola e due mesi sono tanti forse sono anche incinta
    
    La sua risposta mi aveva lasciato senza parole e vedendo brillare il verde del semaforo sono ripartito non sapevo cosa dirle o meglio non trovavo le parole giuste lei mi guardava e io non riuscivo a sostenere il suo sguardo bisognoso di attenzioni e di comprensione fu cosi che nuovamente a un semaforo rosso rimettendo ancora la mano sul suo ginocchio le dissi :
    
    -trasferisciti da me cosi ci facciamo compagnia a vicenda da quando sono vedovo sono sempre solo e poi sono certo che a mio figlio farà piacere non saperti sola
    
    Mentre continuavo a parlarle cercando di consolarla la mia mano in modo quasi involontario e automatico inizio ad accarezzare la sua gamba salendo dolcemente ,ero in attesa di una sua risposta mentre un brivido dalla mano mi percorreva la schiena fino ad arrivare ad accendere i miei istinti più animaleschi sentivo la mia virilità crescere prepotente , vidi i suoi occhi guardare la mia mano che faceva salire la gonna poi si girò’ e mi disse :
    
    -se a te ...
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