1. Il fattorino - Capitolo 2


    Data: 16/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Hardcore, Anale Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Rimasi vicino al gate, aspettando. Non potevo credere che fosse passato un mese da quando Marco, il ragazzo che avevo incontrato durante il mio viaggio a Roma, ed io eravamo stati insieme. Dopo la prima volta che avevamo fatto l’amore nelle rovine delle terme romane, ero tornato a visitarle il più spesso possibile. Facemmo l’amore all'aperto, nella campagna italiana col sole che rendeva la sua pelle liscia praticamente abbagliante. Potevo ancora vederlo mentre sbattevo il mio cazzo nel suo sedere stretto. Ora stava venendo a trovarmi e mi aveva scritto che avrebbe portato con sé suo cugino Nico.
    
    Vidi il pulmino fermarsi davanti al gate. Guardai la folla di passeggeri che avevano cominciato a sbarcare. Non vidi alcuna traccia di Marco e cominciai a preoccuparmi quando la folla delle persone che erano scese dall’aereo cessò. Poi vidi un ragazzo che veniva verso di me. Era giovane, direi 18 o 19 anni con corti capelli neri, occhi marroni ed un corpo magro ma sportivo. Indossava una polo, jeans larghi moderni e sandali. Mi sorrise quando mi vide: “Tu devi essere Kyle.” Io accennai col capo. “Io sono Nico, il cugino di Marco.”
    
    Strinsi la mano che mi porgeva. “Dov’è Marco?” Chiesi. Nico sbiancò: “Mi spiace di essere io a darti la notizia ma Marco è morto alcuni giorni fa.” Mi sentii come se il vento mi avesse portato via. Mi sedetti su una delle sedie: “Cosa?” Nico mi toccò un braccio. “Marco è stato ucciso alcuni giorni fa in un incidente stradale.” Io sentii le calde ...
    ... lacrime cominciare a scendere sulle mie guance.
    
    “Come è accaduto?” Io chiesi. Nico sospirò: “Stava venendo a trovarmi quando un autocarro l’ha tamponato ed è stato colpito alla testa. È rimasto ucciso sul colpo.” Presi la testa fra le mani e piansi. La voce di Nico era rotta per l’emozione: “Ti porto a casa.” Andai con lui alla macchina e mi sedetti sul sedile del passeggero, non ero in condizione di guidare e lo fece lui seguendo le mie indicazioni. Ero intorpidito, non riuscivo a rendermi conto che era vero.
    
    Non so come ma riuscii a mettere un piede dietro l'altro ed entrai in casa. Nico mi aiutò ad andare in camera da letto ed io mi sdraiai sul letto. “Può sembrare una cosa strana chiedertelo, potresti sdraiarti con me ed abbracciarmi?” Nico sorrise: “Naturalmente.” Lo sentii salire sul letto dietro di me e quando io sentii il suo forte braccio muscoloso intorno al mio torace, mi sciolsi ed il mio corpo cominciò a scuotersi per i singhiozzi.
    
    Non so come ma riuscii a dormire. Quando mi svegliai era mattina. Il sole stava affacciandosi alla mia finestra. Sentii profumo di caffè fresco e di pancetta che friggeva. Mi alzai dal letto e scesi le scale, Nico stava vicino ai fornelli in t-shirt bianca, boxer di cotone e capelli arruffati. Quando mi vide sorrise: “’ngiorno.” Mi sedetti a tavola. “Buon giorno.” Dissi piatto. Nico mi mise di fronte una tazza di caffè caldo. “Ti ho preparato la colazione, spero non ti dispiaccia.” Io accennai col capo: “Grazie.”
    
    Notai che Nico ...
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