Viaggio in Africa
Data: 16/09/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: giuliadv, Fonte: RaccontiMilu
... disse –
Avrai notato che parlo bene la tua lingua?
In effetti era assolutamente vero ma non sapevo se e cosa rispondere ma lei subito, notato il mio timore, mi disse:
Non temere Tesoro: adesso puoi parlare liberamente.
Mi sentii rincuorata e risposti con un sorriso pur abbassando un po’ lo sguardo. Lei riprese subito a parlare:
Vedi, nel mondo occidentale di oggi, noi donne siamo molto più libere ed emancipate. Lo so bene perché anche io sono nata e cresciuta nel tuo paese ed ero piuttosto simile a te. Però c’è pure qualcosa, almeno un aspetto che non funziona…
La cosa mi sorprese non poco tanto che mi feci coraggio e riuscii finalmente a parlare:
Davvero? E come sei diventata una soldatessa? Come hai scoperto questo ‘percorso’? Cosa devo imparare per essere ‘pronta’? A cosa ti riferivi dicendo che non va?
– le chiesi.
Calma, quante domande
– mi rispose sorridendo –
Saprai ogni cosa a suo tempo: intanto rilassati… Come ti dicevo anche io ero come te e sono femmina come te: ad un certo punto ho capito che non funzionava con gli uomini, che, per noi…”
– e mi prese la mano –
Sottomettersi è giusto, è necessario, almeno a letto s’intende. Io sono una sottufficiale rispettata qui, posso perfino comandare degli uomini, ma so che a letto devo sottomettermi, so che è quello che voglio e di cui ho bisogno, e l’ho imparato qui… come lo imparerai tu.
– concluse sorridendomi dolcemente.
Risposi al suo dolce sorriso e mi rilassai appena un ...
... po’: quelle parole mi turbavano ed appena un paio d’ore prima avrei reagito controbattendo ma mi ritrovavo, incredibilmente, a condividere ogni parola.
Tra l’altro voi bianche, riprese, siete piuttosto ‘dure’ a capire, perciò dovrò andarci un po’ più forte con te.
– il tono dolce della sua voce strideva con quanto mi stava dicendo, ma non ebbi nemmeno il tempo di realizzare che, subito, lei riprese a parlare:
Comunque, intanto voglio che ti rilassi: non dovevi far pipì?
La mia vescica, in effetti, stava scoppiando e la ringraziai pensando che mi avrebbe condotta in una toilette. Ma intanto lei aggiunse:
Sai tesoro, viene anche a me…
e mi prese per mano conducendomi verso un angolo della stanza, dove mi accorsi che c’era un buco nel pavimento: un lurido bagnetto alla turca, in pratica.
Ero già nuda ma l’imbarazzo mi bloccava: non volevo certo fare pipì lì, di fronte a lei, all’impiedi… Lei s’era nel frattempo spogliata, mostrando rapidamente uno splendido corpo tornito e prosperoso. Avevo più volte immaginato di stare con un’altra donna ma mai ero arrivata a quel punto. Intanto però, mentre io ammiravo il suo corpo, lei notò piuttosto seccata che io continuavo a non urinare.
No, non va affatto bene…
– mi disse con aria decisa –
Ti ricordo che devi obbedirmi o dovrò fartelo capire…
A quelle parole i miei occhi si riempirono di paura ma lei, senza esitazione, riprese:
Forse hai bisogno di aiuto? Lo avrai…
– e senza aggiungere altro mi afferrò ...