1. Paolo e Alexandra, un incontro per caso


    Data: 15/09/2020, Categorie: Etero Autore: elen1985, Fonte: RaccontiMilu

    Ormai gli restavano poche possibilità di superare la prova. Aveva creduto che sarebbe stata piuttosto facile ma i fatti l’avevano smentito clamorosamente. E ora si stava rassegnando, bofonchiando qualcosa tra sè e sè.
    
    “Puoi andare a lamentarti da un’altra parte per favore?”. Paolo si volt’ e osserv’ la ‘proprietaria’ della voce. Una ragazza castana scura, carnagione piuttosto chiara, capelli lunghi raccolti a cipolla, occhiali con montatura pesante. Era seduta davanti ad un piccolo tavolino da spiaggia occupato da due libri. Era la tipica secchiona. Stim’ che avesse sui 26 anni, probabilmente si preparava a qualche tipo di esame. “Ma che vuoi” rispose lui in malomodo. “Quello che detto… sto studiando e tu mi stai disturbando”. “Credo sia un luogo pubblico”. “è vero… legalmente lo è… ma questo non vuol dire che non possa chiederti di allontanarti…”. “Cosa sei, un avvocato?”. “Lo diventerò a breve”. “Buon per te, ma non capisco che fastidio ti do, c’è tanta gente che schiamazza qui intorno”. “Allora diciamo che mi disturbano i tuoi mugugni”. “Allora diciamo che tolgo il disturbo” tagli’ corto lui.
    
    A quel punto la ragazza si alz’. “Si può sapere almeno qual è il tuo problema?” chiese.. Paolo realizzò che era piuttosto alta, che indossava una maglia bianca a girocollo decisamente troppo ampia, che gli ricordava le sue maglie intime… e sotto un paio di pantaloncini di dubbio gusto. Giudic’ le gambe, almeno quello che si vedeva, neanche male, mentre era del tutto ...
    ... impossibile giudicare dalla vita in su. A naso, le sembrò complessivamente robusta.. ma con quella maglietta orrenda era difficile giudicare se le forme fossero piacevoli, anche se ne dubitava fortemente. In generale non sembrava una ragazza molto attenta all’aspetto esteriore, forse proprio perché sapeva di non potersi permettere un look più audace. La etichett’ come innocua, in tutti i sensi, e decise di raccontarle la storia che aveva avuto il permesso di raccontare e che aveva raccontato almeno 20 volte quel pomeriggio… storia che era vicinissima alla realtà.
    
    “Sto perdendo una scommessa e non mi piace”. “Che scommessa?”. “Dovevo trovare, nel giro di tre ore, tre ragazze disposte a mostrare… qualcosa di loro…”. “E cioè?”. “Per dirla chiaramente, due avrebbero dovuto accettare di togliersi il reggiseno… e una lo slip”. “Accidenti… che scommessa hard!”. “Già…”. “E quale sarebbe la penitenza se non la superi?”. “è un po’ imbarazzante” spiegò. “Beh suppongo sia qualcosa dello stesso genere della scommessa… devi girare nudo per non so che posto affollato?”. La ragazza sembrava spigliata e lui la assecond’, inventando la penitenza di sana pianta. “Più o meno… dovrò stare per un paio d’ore nudo davanti ad amici e soprattutto amiche… e non sono un esibizionista di natura!”. “Capisco… sarebbe meglio evitare! Ma hai detto che stai per perdere la scommessa o sbaglio? Nessuna si è mostrata?”. “Solo una… in topless… uno spettacolo indecente!”. Era sincero. “Non è carino da parte tua, ti ha ...
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