1. Segretaria privata


    Data: 15/09/2020, Categorie: Etero Autore: sormejo, Fonte: Annunci69

    ... mia gola fino quasi a soffocare…
    
    Sentivo la mia figa sempre più bagnata e la cercai con la destra da sotto la gonna mentre lo pompavo con la bocca e lo segavo con la sinistra.
    
    Mi masturbai in modo animalesco e, in meno di un minuto, venni, tremando, davanti al suo poderoso uccello sempre eretto al cielo.
    
    “Bravissima Elisabetta, rilassati un po’, ora”, mi disse.
    
    Aprì un cassetto della scrivania, prese una confezione di preservativi extralarge e ne mise uno che entrò a forza.
    
    Paola capì al volo e si sdraiò sul piano della scrivania con le gambe oscenamente aperte.
    
    Lui, in piedi, le scostò lo slip di lato, si poggiò le gambe della segretaria sulle spalle e la penetrò d’un colpo.
    
    Poi cominciò a pomparla con lunghi e profondi movimenti e poi accelerò sempre più rapidamente.
    
    La scopò selvaggiamente per almeno dieci minuti poi Paola si mise a tremare: “Vengo, Dottore!!!” disse quasi urlando. E poi più piano “ Mi sono eccitata da morire guardando Elisabetta”.
    
    “E’ vero: è brava e bella come te” le disse lui fermandosi con il cazzo mezzo dentro e mezzo fuori.
    
    Si girò verso di me e mi guardò sorridendo.
    
    Anch’io capii in un lampo e mi piegai poggiando i gomiti sulla scrivania presentandogli il mio culetto.
    
    Uscì da Paola sempre perfettamente rigido e anche in questa occasione lui scostò il minuscolo slip e poggiò la sua poderosa cappella sulla mia fighetta che pur ancora bagnata dell’orgasmo avuto pochi minuti prima faceva fatica ad accogliere quel ...
    ... palo di carne.
    
    Cominciò delicatamente ma con fermezza a spingere.
    
    Sembrava che fossi vergine, eppure di cazzi ne avevo presi… ma quello non era un cazzo.
    
    Era “ IL CAZZO”. D’ora in poi, con chiunque fossi stata, avrei avuto “QUEL” termine di paragone.
    
    Avevo capito dopo solo mezzora che conoscevo il Dottore perché Paola poco fa nel suo ufficio piangeva al pensiero di andare in un'altra città.
    
    Finalmente il Dottore riuscì ad entrare nella mia fighetta eccitata con lentezza fino a far toccare le palle al clitoride.
    
    Poi uscì quasi del tutto (sentii nitidamente la cappella avvicinarsi alle labbra ) e ancora rientrò dentro lentamente ma con decisione. Poi cominciò a pomparmi con un ritmo sempre crescente e, passando il suo braccio sinistro sotto al mio corpo, cominciò a toccarmi il clitoride ipereccitato.
    
    Venni ancora in breve tempo, rumorosamente, godendo quanto non avevo mai goduto negli oltre dieci anni precedenti di attività sessuale.
    
    Lui sembrava avesse appena cominciato: mi stantuffava con energia e con ritmo sempre crescente…
    
    “Voglio ancora la tua bocca, Elisabetta” disse sussurrandomi nell’orecchio.
    
    Tolse il preservativo e mi fece inginocchiare.
    
    Riprendendo il suo cazzo tra le labbra e spingendolo in fondo alla gola percepii sul suo pube l’odore della mia figa eccitata ed il sapore asprigno degli umori del mio godimento,
    
    Poi lui cominciò letteralmente a scoparmi la bocca, dolcemente ma con forza e sempre più velocemente.
    
    Dopo alcuni minuti ...
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