1. Strisciare


    Data: 15/09/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: dominarelamente, Fonte: RaccontiMilu

    Strisciare. Il pavimento freddo sotto il ventre, sotto le cosce nude, perfettamente depilate. Far aderire il proprio corpo a terra come un verme, e non potrebbe essere altrimenti. Schiacciare il proprio viso comprimendo una guancia e far uscire la lingua, farla sporgere a cercare le tracce di sperma freddo. Sente i rumori dietro di sé, lui e lei che si preparano per uscire, sente il pene indurirsi nella speranza che lo stiano guardando, ma non è così: sono in bagno e hanno appena finito di fare la doccia, insieme, dopo aver fatto l’amore. Lo hanno fatto nella camera matrimoniale, con la passione di due adolescenti innamorati, ha sentito le parole dolci sussurrate piano. Si è sentito in colpa spiandoli, sapeva di non averne il permesso, ma la sua compulsione, i suo desiderio di sapere quanto fondo fosse il proprio baratro era troppo forte. Lo hanno sorpreso masturbarsi, con due dita, per l’incapacità ormai di avere una completa erezione. Se n’è accorta lei per prima, lo ha guardato dritto negli occhi mentre cavalcava il suo uomo e lui ha abbassato lo sguardo smettendo di toccarsi, colpevole come un ladro. Hanno goduto un’ultima volta, con tenerezza, mentre lui tornava in sala, con la morte nel cuore per averla delusa, scoprendo anche il dispiacere di aver deluso anche lui: il vero uomo di quella che un tempo era la donna della sua vita. Li ha visti entrare in sala, guardandolo più con ...
    ... compassione che con severità.
    
    “Avresti voluto far l’amore con me Giorgio?”
    
    Gli occhi gli si inumidirono di colpo fino a sentirsi colare le lacrime mentre rispondeva:
    
    “Oh n..no, no scu…sa.”
    
    L’altro lo guardava divertito.
    
    “Sei eccitato Giorgio?”
    
    “Non so.” Poi abbassando lo sguardo: “Si.”
    
    “Fai vedere.”
    
    Lui con le mani che non riuscivano a non tremare si abbassò la cerniera dei pantaloni. Infilò una mano sotto l’elastico e fece uscire un pene flaccido e umido di liquido spermatico.
    
    “Ma, Cos’hai indosso?”
    
    Solo allora si ricordò di aver segretamente indossato la sera prima il perizoma di lei, cercandolo compulsivamente nei panni da lavare.
    
    L’uomo non riuscì a trattenere una risata, mentre lui fece cadere le braccia e lo sguardo incapace di proferire parola.
    
    La il voce di lei stavolta era dura: “Alzati e spogliati nudo.”
    
    Eseguì prontamente, con diligenza.
    
    “Masturbati.”
    
    Iniziò a farlo, con due dita, sentendo il contrasto fra l’eccitazione e la mollezza del proprio pene.
    
    “Noi andiamo a prepararci, stasera usciamo fuori a cena, quando hai fatto pulisci nel modo che ti si addice. Il mio perizoma gettalo. Vedremo stasera se potrai continuare a vivere con noi”
    
    Mentre sentiva il ticchettio allontanarsi e chiudersi la porta alle spalle, non riusciva a distinguere nella propria bocca il sapore del proprio sperma da quello salato delle proprie lacrime. 
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