1. Finalmente mi scopo la vedova (Storia vera)


    Data: 15/09/2020, Categorie: Prime Esperienze Maturo Autore: mrcreampie79, Fonte: xHamster

    La storia che sto per raccontare è vera (preferisco narrare le reali esperienze da me vissute piuttosto che amplessi fantasiosi) ed è accaduta 2 settimane fa,dopo circa un anno di tentativi (da parte mia) di riuscire in qualche modo a scalfire il muro eretto da V....... (la vedova) dopo la morte del marito avvenuta 6 anni fa.
    
    V....... è una donna di 44 anni, alta circa 1.65, capelli castani lunghi, corporatura media, una 2°di seno e un gran culo (ve lo posso assicurare). Vive insieme ai due figli nel palazzo di fronte al mio (abitiamo nello stesso parco), frequenta saltuariamente casa mia xché è un amica di mia madre e perché i suoi abitano porta a porta con i miei. L 'attrazione da parte mia nei suoi confronti è nata circa un 'anno e mezzo fa (mi arrapano da morire le donne più grandi di me). Mi capitava spesso è volentieri di incrociarla su per le scale del mio palazzo ed ogni volta non mancava mai che le guardassi il culo (senza farmene accorgere ovviamente... ci davamo ancora del lei) e che avessi voglia di scoparmelo. Una notte ritornando da casa della mia attuale compagna (anche lei più grande di me... le adoro) mi fermai a chiacchierare con degli amici del parco sotto alla finestra di V......., dopo poco sentimmo la l’imposta aprirsi e suo figlio inveire contro di noi (gli davamo fastidio, vista l'ora, circa le 2 di notte) ci allontanammo senza proferir parola (avevamo torto) ma all'improvviso un mio amico fu colpito da un oggetto simile ad una sfera e da li a poco ...
    ... inizio una diatriba che per poco non sfociò in una zuffa. Il mattino dopo verso le 9 senti bussare il citofono, mi alzai è risposi (ero solo in casa), dall'altra parte era V......., mi chiedeva se potessi affacciarmi alla finestra, doveva dirmi una cosa, capii subito che riguardava l'accaduto della notte passata. Mi racconto che suo figlio recandosi a lavoro aveva trovato la sua auto imbrattata di vernice, e mi chiedeva se fossi stato io o chi; le risposi che non sapevo nulla dell'accaduto (non ero stato io, non farei mai un'azione così vigliacca) e perché lo chiedesse a me; mi rispose che tra quelli che avevano litigato con il figlio, io ero l'unico con il quale avesse
    
    "confidenza". Quella fu la prima volta che ci demmo del "tu" nonostante lei frequentasse la mia famiglia da tempo. Nei giorni a seguire lei scopri chi fu a commettere il fattaccio ai danni del figlio (fu l'amico che venne colpito dall'oggetto) e si scusò per aver dubitato di me. Nei mesi che seguirono,ogni volta che ci incrociavamo dopo esserci salutati, ci scambiavamo dei sorrisetti "strani", forse oserei troppo se dicessi maliziosi (da parte mia lo erano e lo sono) che mi lasciavano col dubbio, e dato che di donne me ne sono scopate e me ne scoperò ancora, vuoi per la mia bravura o fortuna (ma che cambia? tanto è il risultato che conta), decisi che dovevo provarci, cercando di creare l'occasione giusta o aspettando che quest'ultima si creasse da sola.
    
    Un martedì mattina tornando da lavoro in macchina ...
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