1. Di quando ero stata ingravidata da mio figlio - 8


    Data: 13/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Una madre, Fonte: EroticiRacconti

    Eravamo rimasti congiunti,immersi nei nostri liquidi e nelle nostre passioni e abbandonati su quel tappeto che misteriosamente,nel nostro stato di beatitudine, aveva preso a volare.
    
    Volava su paradisi lussureggianti dagli intensi profumi e dai colori più incredibili dove la bellezza e l'amore si incontravano fondendosi e dando origine a sensazioni di libertà e di purezza in cui era bandito il concetto stesso di peccato.
    
    Era un limbo abitato da Dei che si concedevano delizie della mente e si abbandonavano ai piacere della carne.
    
    Mentre ancora accoppiata a mio figlio su quel magico tappeto volante mi libravo accarezzata dai venti della storia,mi sovvenivano le leggende che narravano di incesti tra gli antichi egizi e tra i popoli Maya sino agli dei dell'Olimpo o i profeti della Bibbia ed ancora nel nostro medio-evo e tra la nobiltà europea in cui l'incesto veniva vissuto con assoluta naturalezza.
    
    Certo,vi erano storie di interessi dinastici,di potere o di credenze religiose ma vi erano e vi sono tutt'ora sincere pulsioni amorose.
    
    Al nostro risveglio,ogni senso di colpa o timore di scandalo era definitivamente sparito dai miei pensieri.
    
    Da quel momento,Claudio non era più solo mio figlio ma era anche il mio amore ed il mio amante con gli stessi diritti di mio marito che continuavo ad amare come prima.
    
    Dopo il risveglio dal nostro magico torpore,io mi ero dedicato alla preparazione della cena mentre mio figlio,coll'uso delle mani e di una spugnetta imbevuta ...
    ... di acqua magica,aveva fatto evaporare ogni traccia liquida della nostra passione che aveva macchiato il tappeto.
    
    Durante la cena,avevamo parlato poco riempiendoci però gli occhi di dolci,languidi sguardi e appassionate,mute promesse.
    
    La notte trascorsa nel mio lettone matrimoniale aveva mantenuto tutte le promesse che tacitamente ci eravamo fatti a tavola ed il reciproco godimento che ci eravamo dati,ci aveva lasciati completamente spossati tra le braccia di Morpheo.
    
    Al mattino,i nostri telefoni avevano dovuto squillare a lungo prima che rispondessimo per accampare scuse circa la nostra assenza dal posto di lavoro.
    
    Solo mio marito non mi aveva telefonato in quanto eravamo d'accordo che ci saremmo sentiti nel pomeriggio per sapere quando sarebbe rientrato dal suo viaggio.
    
    Era stata una notte di passione in cui non ci eravamo risparmiati in nulla tanto era la mia voglia di lui,dei suoi baci,del suo infaticabile cazzo e della sua inesauribile carica di sborra e la sua voglia della "mamma" attesa e desiderata per troppo tempo.
    
    -Amore-
    
    Gli avevo detto allo spuntare dell'alba:
    
    -Amore....a tuo padre non ho mai negato nulla di me e,giacché non ero più vergine quando ci siamo sposati,gli ho regalato la mia rosellina segreta che ora vorrei offrire anche a te.-
    
    Prima di addormentarci,mi ero inginocchiata colle terga rivolte verso di lui il quale,mi aveva allargato le natiche e mi era scivolato nel foro anale inculandomi e facendomi godere per l'ultima volta ...
«123»