1. Lettera dall’oltretomba


    Data: 11/09/2020, Categorie: Cuckold Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    Ho rimandato questa cosa anche troppo.
    
    Tutto il resto &egrave fatto: le mie ultime volontà, le istruzioni per il mio funerale, i conti bancari, le utenze ormai intestate ai miei eredi. Questa lettera a mio marito &egrave l’ultima della lista ed &egrave ora che la scriva, non mi resta molto tempo.
    
    Dovrebbe essere una cosa semplice, so già cosa devo scrivergli. Invece non lo &egrave, perché una volta scritta non mi resterà che sedermi ad aspettare la morte ed &egrave una prospettiva abbastanza inquietante.
    
    Il mio funerale! Ecco una cosa a cui non mi sarei mai immaginata di dover pensare! Ma non posso che accettare l’inevitabile. Non posso cambiare ciò che mi sta per succedere: ho fatto tutto il possibile e ora non mi resta che aspettare che il cancro finisca per distruggere tutto il resto del mio corpo. Andare con mia figlia Silvia a prendere accordi con le Pompe Funebri per la mia cremazione &egrave stato surreale. Prenderanno il mio corpo, lo metteranno in un forno fino a che non ne rimarrà solo un mucchietto di ceneri che daranno a mia figlia in un vaso. Il mio corpo! Che era così bello e giovane una volta! E quando quel bastardo ha insistito per farsi pagare un robusto acconto in anticipo mi sono sentita come una di quelle macchine che dai al concessionario perché la rottamino per riciclarne il metallo e farci lattine per la birra. A vederlo che si fregava le mani per la cupidigia mi veniva voglia di rimanere viva solo per farlo incazzare, ma non posso. Non posso ...
    ... farci niente.
    
    Vabbe’, dov’ero rimasta?
    
    Già, ventitré anni. La maggior parte dei quali buoni, ma ne abbiamo avuti anche di brutti, come negarlo? Guardo l’album di foto del nostro matrimonio e vedo la foto del nostro primo bacio come marito e moglie. Me lo ricordo come se fosse ieri. Ero così innamorata, che piansi di gioia dopo. Ero giovane, impreparata e ingenua. Pensavo che la nostra vita sarebbe stata come nelle favole: per sempre felici e contenti. Non immaginavo certo le difficoltà che avremmo affrontato e che la nostra vita sarebbe stata come guidare una utilitaria su una strada sterrata, piena di buche, di cunette, di sobbalzi e urti. Chi poteva prevedere le nostre differenze caratteriali, i problemi economici, le faccende pratiche da sbrigare tutti i giorni, di cui nessuno di noi due aveva conoscenza perché nelle nostre case ci avevano pensato sempre i nostri genitori? E poi l’educazione di figli, i loro spiriti ribelli, le malattie dei nostri genitori e l’assistenza quotidiana che necessitarono, a turno, prima di morire. E le altre donne, che dire di loro?
    
    Ecco, l’ho detto: ‘Ti ho amato dal giorno in cui ti ho conosciuto’. Ed &egrave vero. L’ho amato per quasi tutti i ventitré anni che abbiamo passato insieme. Nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, nella ricchezza e nella povertà. Fino a quando non ho scoperto la sua storia con Bianca. Mi ha spezzato il cuore, quel maledetto bastardo. Ma devo farmi forza, continuare a scrivere cose ...
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