1. La nostra prima crociera.


    Data: 09/09/2020, Categorie: Anale Hardcore, Voyeur Autore: syssy2000, Fonte: xHamster

    ... schiena di mia moglie per guidarla meglio e poi la mano è scesa ancora fino a tenere chiaramente un gluteo a pieno palmo. Lui era vestito con una camicia leggermente sbottonata, prima, adesso i bottoni aperti erano qualcuno di più. Pensavo che forse ballando, si fossero aperti. Ho così guardato anche mia moglie ed ho scoperto che la sua camicetta, sempre aperta del solo primo bottone, era sbottonata mica male, tanto da lasciare intravedere abbondantemente il reggiseno e la bellissima scollatura della terza misura che ha il suo duro seno. Le luci colorate davano ai due varie tonalità, per cui non riuscivo a capire quanto fossero affannati nel frenetico ballare. Si stancheranno, pensavo, ma non davano segni di cedimento. I balli caraibici sono andati avanti un bel po’ e ad un certo punto, colto dalla stanchezza della giornata, ho approfittato di un momento in cui mia moglie mi ha guardato tutta sorridente per farle cenno che sarei rientrato a dormire.Lei mi ha fatto cenno di sì con il capo, intendendo con questo che io sarei rientrato, lei no.
    
    Mi sono coricato non troppo convinto di aver fatto bene a lasciare libero il campo, ma tant’è, ho pensato, tra non molto arriverà anche lei e ci faremo sopra una bella dormita.
    
    Il mattino seguente al mio risveglio mi sono girato per salutarla ed augurarle la buona giornata e…non c’era. La storia non mi andava giù, ma ho pensato, visto che erano circa le dieci, che si fosse alzata prima di me e che fosse andata sul ponte a prendere ...
    ... una boccata d’aria. Mi sono quindi vestito e sono andato anch’io a fare un giro con l’intenzione di trovarla e raggiungerla. Alla fine l’ho trovata appoggiata al pa****tto del ponte che scrutava l’orizzonte. Sembrava pensierosa. Le sono arrivato vicino e l’ho quasi spaventata, facendola riaffiorare dai suoi pensieri. Le ho chiesto com’era andata avanti la sera prima e mi ha risposto che ci stava appunto pensando. A notte tarda era tornata a dormire, ma nonostante la stanchezza, non riusciva a prendere sonno perché le tornavano in mente alcuni particolari della serata. Ho chiesto di quali particolari si trattava e lei, inizialmente restia, ha iniziato a raccontarmi che dopo l’inizale timore di fare brutta figura,ma grazie agli incitamenti di Pino, alla sua evidente capacità nel ballo ed al suo modo gentile di fare, si era sciolta sempre più fino a diventare quasi un unico corpo con lui. Con i balli caraibici poi, lei si era sentita rimestare il sangue continuamente in quanto lui le aveva puntato all’inguine il suo notevole pacco e, con i movimenti dei balli, aveva avuto modo di farglielo sentire duro, grosso ed in tiro. Mi ha confessato che più volte si era sentita bagnata. A fine serata (quasi alba ormai) lui l’ha galantemente accompagnata verso la nostra cabina. In una parte del ponte dove si aveva l’impressione di essere al coperto, un po’ la serata, un po’ gli ultimi discorsi che erano finiti sul sesso e sulle scopate che si erano fatti anni prima, un po’ il mare e tutto ...
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