1. Patty porcella


    Data: 08/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: Gren, Fonte: RaccontiMilu

    ... conosci? si. ‘
    
    – ‘. ‘
    
    – Non te lo dico –
    
    Mi stava trattando come una puttana. Il suo cazzo aveva l’odore della mia figa, lo leccavo tutto e con una mano gli massaggiavo i grossi coglioni. Lui intanto, dopo avere inzuppato il dito nella mia figa me lo aveva piano piano infilato nel culo.
    
    – ‘ –
    
    – L’ho riempita prima, una bella figa bagnata ‘
    
    – ‘. ‘
    
    – Ne ha presi tanti, di sicuro, e per come usa la bocca ne ha succhiati anche di più ‘
    
    – ‘-
    
    – Te la farò provare, certo, ora chiudo ‘
    
    La telefonata con Gianni, che avevo visto più volte con Daniela e Simone, mi aveva profondamente eccitata. Avevo il suo uccello tra le labbra, stava riprendendo il volo’e le dita dentro di me erano diventate due.
    
    – Era Gianni, cosa ne dici, uno di questi giorni lo invitiamo? Sono sicuro che ti divertiresti; potremmo prenderti insieme. Una come te l’ha già fatto di sicuro –
    
    La mamma di Daniela si stava dimostrando una donna molto calda e disponibile. Doveva avere poi preso delle belle dosi di cazzo perché le mie dita erano affondate dentro di lei come nel burro.
    
    Vedevo la sua testa bionda andare su e giù mentre mi pompava per bene. Con le labbra mi succhiava e con la lingua mi tormentava la cappella. Le sue mani esperte ed abili mi accarezzavano le palle, stringendole appena.
    
    Con la coda dell’occhio notai un movimento alla finestra; eravamo al piano terreno, la finestra dava sulla strada seppure un po’ rialzata. Un persona di altezza normale poteva guardare ...
    ... dentro.
    
    Un uomo di circa sessant’anni ci stava guardando. Non so perché, ma gli feci cenno di restare.
    
    – Patty, ora ti voglio scopare –
    
    – Dove me lo vuoi mettere? ‘ mi chiese sollevando la testa e guardandomi con un sorriso provocante
    
    – Bocca e figa le ho provate, tu che dici? –
    
    Mi stesi sul divano, il viso rivolto verso la finestra; Patrizia si mise a cavalcioni rivolta verso di me, prese il cazzo in mano, appoggiò il glande sul suo buchetto beante e si calò, autoimpalandosi
    
    – ce l’hai grosso e lungo Simone ‘
    
    – però &egrave entrato facilmente, Patty. Quanti ne prendi? O ne hai presi? ‘
    
    – ho cominciato presto ‘
    
    Era chinata leggermente verso di me; il seno sodo davanti ai miei occhi.
    
    Pensavo allo spettacolo che il suo culo offriva all’ignoto guardone. Avevo le sue natiche in mano, le stringevo forte mentre lei piantava il mio bastone sempre più profondamente all’interno del sui intestino. Saliva e scendeva, sembrava quasi si dovesse sfilare. Il suo ritmo aumentava, e le sue tette ballavano libere davanti a me. Gliele presi tra le mani, sentivo i capezzoli duri contro il palmo, le stringevo forte le spremevo. Gemeva. Non so se per il dolore o per il piacere. La strizzavo forte, cercava di sfuggirmi ma ero troppo forte per lei. Le lasciai il seno. Le infliggevo spinte sempre più forti con il cazzo; continuava a gemere, eccitata. Il suo corpo si inarcava all’indietro, teneva gli occhi chiusi.
    
    L’uccello di Simone, grosso e duro, si era impadronito del ...
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